Roghi tossici di rifiuti, la rivolta dei sindaci
NAPOLI — Ancora roghi tossici e sale l`attenzione delle istituzioni. Per questa mattina, il prefetto di Napoli di Napoli Andrea De Martino ha convocato una riunione con i vertici dell`Autorità Giudiziaria e delle Forze di Polizia per un esame aggiornato della situazione dei roghi di rifiuti. Il tavolo proseguirà con la partecipazione dei rappresentanti degli enti territoriali e delle altre istituzioni interessate all`attività di prevenzione e contrasto ai roghi. Ma questo non basta a far calare la preoccupazione, soprattutto da parte dei primi cittadini dei comuni maggiormante colpiti da questi episodi che si sono moltiplicati negli ultimi giorni. Il sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese ieri ha scritto al ministro dell`Ambiente Corrado Clini, al presidente Stefano Caldoro, al prefetto e al Direttore della Sapna per «potenziare ogni azione di controllo e di prevenzione dove giacciono enormi accumuli di ecoballe».
«Nei comuni di Giugliano e Villa Litemo — ha scritto Pianese — giacciono enormi accumuli di ecoballe risalenti alle gestioni commissariali di varie emergenze rifiuti succedutesi negli ultimi lustri».
E nella ridda di interventi e prese di posizione rispetto alle affermazioni del ministro Clini, c`è anche la posizione del presidente della Provincia di Napoli, Cesare, per il quale «L`allarme e l`analisi del ministro Clini sul ruolo illecito giocato dal crimine organizzato nei ciclo dei rifiuti e sui roghi tossici è da me pienamente condiviso». «Da tempo sollecitavo un intervento del Governo — ha proseguito Cesaro — e dei sopralluoghi per rendere contezza di un fenomeno quanto mai preoccupante e che richiede uno sforzo straordinario in termini di collaborazione istituzionale. Dal tavolo di lavoro che si terrà oggi in Prefettura, mi auguro possano venire soluzioni nuove e condivise anche per contrastare l`infiltrazione della camorra nel business del risanamento ambientale. Il fenomeno dei roghi è una piaga che stiamo cercando di combattere, in sinergia con tutte le forze dell`ordine, come testimonia anche un protocollo d`intesa firmato nel marzo scorso». «Come Provincia di Napoli — ha concluso il presidente Cesaro — abbiamo provveduto d`intesa con diverse amministrazioni comunali, a ripulire piazzole di strade provinciali che si erano trasformate in discariche. Abbiamo inoltre intensificato l`attività di pattugliamento della polizia provinciale per il controllo e la prevenzione».
Un altro primo cittadino, Raffaele Lettieri, sindaco di Acerra, invece si torva d`acccordo con il ministro Balduzzi che ha definito inaccettabile la situazione relativa all`incendio delle ecoballe nella piazzola n.2. «Oltre che individuare i responsabili di questo ultimo incendio — ha continuato Lettieri — è necessario e urgente che il Governo, la Regione e la Provincia si preoccupino innanzitutto di dare esecuzione alle sentenze amministrative passate in giudicato, con le quali si annullarono gli atti autorizzatori alla realizzazione dei siti sui quali è avvenuta la combustione dei rifiuti per carenza della prescritta preventiva valutazione di impatto ambientale». «Invece — ha aggiunto il sindaco di Acerra — in violazione di una sentenza del Òàã i siti in questione sono stati reiteratamente utilizzati dalle gestioni commissariali del ciclo dei rifiuti campano, e terminata l`emergenza anche dalle altre istituzioni provinciali e regionali stoccando oltre alle ecoballe anche enorme quantità di rifiuti urbani anche indifferenziati».