La corsa si complica "Ma l´impianto aprirà a qualsiasi costo"

14 giugno 2008 - Conchita Sannino
Fonte: Repubblica Napoli
Entra anche il nodo-Acerra nel decreto legge approvato ieri. Il termovalorizzatore di Acerra, anzi "la sperimentazione della prima linea", si farà: al più presto e a qualunque prezzo. Ecco ciò che sembra emergere, con nitidezza, dalle decisioni assunte ieri. 
Alla realizzazione dell´inceneritore di Acerra - un´opera cominciata nell´agosto 2004 sulla scia degli scontri di piazza, realizzata fino al 90 per cento, ormai ferma da oltre un anno - è infatti dedicato il comma 2 dell´articolo 1 del testo. Si legge: «Resta fermo l´obbligo del completamento del termovalorizzatore di Acerra». Ma, mentre nella stesura provvisoria, l´obbligo veniva confermato a carico delle "società già affidatarie del servizio di gestione rifiuti" - ovvero a carico del gruppo Impregilo - nel decreto licenziato ieri sembra che sia stata inserita una clausola secondo cui si potrebbe ricorrere anche ad una "trattativa diretta", evidentemente rivolta a terzi, per poter vedere avviata la prima linea dell´impianto. Un affidamento senza gara, dunque. Procedura d´urgenza che già si prevede per il successivo affidamento della gestione del termovalorizzatore, sebbene l´Unione europea abbia espresso in più occasioni riserve su questa modalità.
La via di fuga che il governo sembra preparare è indirettamente legata alle complesse vicende giudiziarie che hanno coinvolto le società Fibe e Fisia del gruppo Impregilo, i cui vertici già risultano imputati nel processo che vede sotto accusa anche il governatore Bassolino. Solo tre settimane fa, scatta un nuovo blitz con 25 arresti, (nome in codice, Rompiballe) in cui tornano sotto accusa le società. E due giorni fa viene eseguito un altro sequestro di atti sia nella sede Fibe di Cimitile (Napoli), che negli uffici Fisia di Genova e nella sede centrale del gruppo Impregilo di Milano. Provvedimenti che hanno spinto il gruppo Impregilo ad abbandonare la gestione di ogni impianto sul territorio, parlando di "gogna mediatica" in una lettera indirizzata al sottosegretario Guido Bertolaso. È alla luce di questo strappo che si complica la corsa contro il tempo intrapresa da Berlusconi e Bertolaso sul fronte di Acerra. Il premier aveva infatti ribadito, solo tre giorni fa a Napoli: «Entro dicembre contiamo di far partire la prima linea di quell´inceneritore».

 

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