«Task force anti-diossina Campania caso nazionale»
Uno screening accurato negli allevamenti della zona. Per fugare il dubbio che l`incendio al rogo di ecoballe di Acerra abbia causato l`ingresso della diossina nella catena alimentare. E nel malaugurato caso vietare il consumo di carne e, soprattutto, di latte dell`area interessata.
Mentre a Il Mattino il ministro della Salute Renato Balduzzi dice: «Sono preoccupato per la sciagura dei roghi in Campania, un`emergenza che deve diventare un problema nazionale». Paro le che sottolineano una preoccupazione non nuova del titolare della Salute che, rispondendo a un question time alla Camera a inizio agosto, aveva spiegato come «c`è un`attenzione foltissima nei confronti di questa travagliata area del Paese, anche in stretta collaborazione con il ministero dell`Ambiente. Ma occorre evitare panico e allarmismi ma anche il perdurare dell`inerzia». Prima però occorre approfondire e verificare. Da qui la task force varata che è già al lavoro e a giorni produrrà i primi risultati e il protocollo avviato ventiquattr`ore fa. Ovvero, in quest`ultimo caso, i prelievi della Asi, e il lavoro dell`Orsa (Osservatorio regionale sicurezza alimentare) presso l`Istituto zooprofilattìco del Mezzogiorno di Portici che dovrà effettuare le analisi per verificare se l`allarme diossina sia fondato.
Tutto a causa dell`incendio (doloso secondo le prime indagini degli inquirenti) del sito di ecoballe di Acerra di sabato notte. Più di trenta ore di fiamme che hanno divorato circa tremila balle di rifiuti tritovagliati che dovevano essere trasferiti e poi bruciati nel vicino termovalorizzatore. Miasmi insopportabili e preoccupazione (giustissima) degli acerrani per i veleni che si sono sparsi nell`aria. Da qui la necessità delle analisi nell`area di interesse afflitta da anni da decine e decine di roghi fuorilegge per ricavare rame dalla plastica. Per fortuna sono già censiti gli allevamenti secondo un protocollo del giugno scorso: sono 24 tra cavalli, suini, ovocaprini, bufale e di tipi avicolo. Priorità assoluta, è chiaro, per gli ultimi tré tipiperché tramite latte e uovala diossina può finire facilmente nella catena alimentare umana. Occorre sventare questo dubbio: da quilo screeningnelle aziende situate nel raggio di 3 chilometri dall`epicentro dell`incendio. Subito dopo priorità alle colture di frutta ed ortaggi. E nel malaugurato caso che le analisi diano esito positivo, un`ordinanza interverrà per vietare l`uso dei prodotti alimentari e le analisi saranno approfondite allargando il raggio di 3 chilometri preso sinora in esame. Ma ci vorrà ancora qualche giorno per verificare se l`allarme lanciato sin dallo scoppio dell`incendio sia fondato oppure no. Sicura, comunque, è l`attenzione del ministro. «La mia preoccupazione per il territorio e la popolazione delle zone del napoletano e del casertano interessati da quella che ormai si può definire la sciagura dei roghi è molto grande. La task force di esperti del ministero della Salute, ai quali ho chiesto di sapere entro la fine di settembre se c`è una correlazione (e quali ne sono la portata e i caratteri) tra disastro ambientale e aumento della mortalità, sta lavorando. Faremo chiarezza», assicura Balduzzi che però chiede a ognuno di fare la propria parte: «È opportuno che si attivino tutti gli organismi, anche locali, potenziando il controllo e il contrasto agli incendiari. Chi gioca con i fuochi mette in ginocchio una popolazione già provata e inquieta. Chi gioca con i fuochi sta drammaticamente portando le persone alla esasperazione».
«Per quali altri fini?», si chiede il ministro adombrando à ombra della camorra («La gestione dell`ambiente e della salute dei cittadini è compito dei pubblici poteri della Repubblica e non può essere stravolta da gruppi affiliati al malaffare»). Poi conclude: «C`è un compito delle istituzioni, a tutti i livelli, che non può essere eluso: vigilare e denunciare. Ma è anche un compito affidato ad ogni cittadino. La questione dei roghi in Campania deve diventare un problema nazionale, perché riguarda la salute, ma anche la legalità».