Telecamere e multe, sessantasei zone sorvegliate speciali
Tre milioni pe rtamponare - conia bonifica di 66 sitì e la videosorveglianza - il traffico di rifiuti clandestini che genera l`emergenza incendi alle porte di Napoli e ormai anche dentro la città. n Comune si allerta per prendere provvedimenti e spegnere, questa la speranza quella parte di «Terra dei fuochi» che incombe sul territorio. L`assessore all`Ambiente evicesindaco Tommaso Sodano è chiamato direttamente in causa. E racconta la strategia. Invia di definizionel`accordo tra Prefettura, Palazzo San Giacomo e ministero dell`Ambiente per i fondi, in città si fanno i conti. «Sì - attacca Sodano - tutte le perimetrali, gli incroci che portano a Napolisono 66, ormai non ci sono dubbi che si tratti di emergenza, lo sversamento abusivo non è solo camorra ma anche altro». Sodano entra nel dettaglio: «I dati parlano chiaro, c`è una forte inciviltà che riguarda cittadini che vanno sversare dove non dovrebbero e per dirla tutta in base alle multe possono anche dire che il 50 per cento non è residente a Napoli. Significa che c`è gente che mette il sacchetto in auto e fa un viaggio per andare a sversare». Preoccupa e non poco la questione dei copertoni. «Qui la cosa è molto particolare. Quando si compra una gomma dal gommista c`è già la quota per lo smaltimento e un consorzio che fa questo, smaltire legalmente le gomme. Il problema è che troppi gommisti non rilasciano fatture e questo significa che c`è un giro di pneumatici non regolare. La conseguenza è che per rendere questo mercato sempre più proficuo ci deve essere un luogo dove andare a sversare abusivo, è così che si alimentano le terre dei fuochi. La prima cosa da fare per chi acquista è pretendere la fattura. Il tavolo in Prefettura sulla materia prevede una stretta sui rivenditori e per quanto riguarda il Comune stiamo lavorando su sanzioni amministrative serie. Intendiamo mettere in campo strumenti come per chi non paga la Tarsu».
Molto articolato il piano Comune-Prefettura di concerto con il ministero. Prevede il coinvolgimento di tutte le autorità ma anche dei volontari. «Vigili del fuoco, forze dell`ordine, tutti parteciperanno all`azione preventiva e non solo repressiva. Una forza in più saranno i volontari dell`ambiente. Abbiamo già fatto il bando, supporteranno l`azione. Il prefetto ha dimostrato grandissima sensibilità sulla materia». L`arma vincente dovrebbe essere comunque la videosorveglianza, visto che le zone sono state censite e fotografate. «C`è una mappa conclude Sodano - e le telecamere verranno messe, per esempio, sugli assi di via Cupa Perillo, via Nuova Cimitero a Ponticelli, via Cattolica a Bagnoli noi ne abbiamo censiti 66 di terre dei fuochi napoletane e ci muoveremo. Voglio fare comunque un appello al governo. Se verranno confermati i tagli alla Forestale l`anno prossimo i Canadair in servizio scenderanno da 32 a 16 e viste le emergenze non mi sembra una buona idea».