Palma Campania, rischio di veleni nell`aria: chieste le analisi Arpac. Il sindaco ai cittadini: rimanete a casa

Plastica brucia per tre giorni, allarme diossina

10 agosto 2012 - Carmen Fusco
Fonte: Il Mattino

Allarme per l`incendio scoppiato a Palma Campania. Le fiamme si sono sviluppate nel centro di raccolta e impianto di trattamento di veicoli fuori uso della società Transider Sud, in contrada Novesche, nella zona dove sta per sorgere la seconda area Pip della cittadina vesuviana. Un vulcano di plastica. Una lava viscida e rovente che ha infuocato la terra, annerito il cielo e appestato l`aria per tre giorni. E il sindaco chiede ai residenti di non uscire di casa. Cosa sia accaduto nell`area del rogo è presto per dirlo, anche se l`ipotesi dolosa sembra trovare più di un fondamento. Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire chi o cosa abbia fatto scoccare la scintilla dentro quella montagna di fluff, materiale di scarto non metallico presente negli autoveicoli. L`inferno tossico ha visto impegnati per 72 ore 15 uomini di due squadre dei vigili del fuoco di Napoli, i carabinieri della compagnia di Noia e i vigili urbani. Soltanto ieri sera si è riusciti a riassumere il controllo della situazione e a domare l`incendio. Reazioni rabbiose anche dai cittadini dei comuni circostanti che, da Noia a Camposano, hanno subito i disagi causati dalla colonna di fumo. »

PALMA CAMPANIA. Un vulcano di plastica. Una lava viscida e rovente che ha infuocato la terra, annerito il cielo ed appestato l`aria per tré giorni. L`incendio si è sviluppato nel centro di raccolta e impianto di trattamento di veicoli fuori uso della società Transider Sud. In contrada Novesche, nella zona dove sta per sorgere la seconda area Pip della cittadina vesuviana. Cosa sia accaduto all`intemo dell`area dove si è sviluppato il rogo è ancora presto per dirlo, anche se l`ipotesi dolosa sembra trovare più di un fondamento. Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire chi o cosa abbia fatto scoccare la scintilla dentro quella montagna di fluff, materiale di scarto non metallico presente negli autoveicoli.
Nerone, l`anticiclone africano che sta arroventando il Sud, è stato battuto da quell`inferno che ha viste impegnati per 72 ore 15 uomini di due squadre dei vigili del fuoco di Napoli oltre che i carabinieri della compagnia di Noia, diretti dal maggiore Andrea Massari ed il vigili urbani. L`acqua non è stata sufficiente a spegnere quei roghi sopra i quali l`amministrazione comunale ha dovuto far scaricare quintali di terra. Soltanto ieri sera, dopo ore ed ore di lavoro si è riusciti a riassumere il controllo della situazione ed a domare l`incendio. Intanto, per preservare l`incolumità pubblica, il sindaco di Palma Campania, Vincenzo Carbone ha diramato prima un avviso chiedendo ai residenti di non uscire di casa per evitare di fare i conti con le esalazioni tossiche e poi ha firmato un`ordinanza per vietare ai proprietari delle campagne della zona di recarsi in quei fondi per non correre rischi. Il tutto mentre è stato anche chiesto l`intervento dei tecnici dell`Asl e dell`Arpac, l`agenzia regionale che ha effettuato i test scientifici per verificare lo stato di inquinamento dei luoghi i cui risultati sono attesi a giorni. A prescindere dai danni che saranno accertati, dal palazzo di città è già partita una denuncia per disastro ambientale indirizzata alla società attualmente in mano ad un curatore giudiziario (la struttura erastata sequestrata dalla magistratura).
A Palma Campaniaperò, e non solo lì, l`ira dei cittadini non si placa. Per ore sono costretti a fare i conti con un odore nauseabondo e con la coltre di fumo che ha irritato gola e polmoni. «È inaudito - commenta un residente - la mia auto è stata completamente coperta di minuscoli pezzi di plastica bianca caduta dal cielo. Eppure mi trovo a sei chilometri dal luogo in cui si è sviluppato l`incendio. Spero che i colpevoli vengano puniti».
Reazioni arrabbiate anche dai cittadini dei comuni circostanti che, da Noia a Camposano, hanno subito i disagi causati dalla colonna di fumo. Alanciare l`allarme dalla pagina Facebook anche il gruppo «Rifiutarsi» che ormai da settimane, insieme con altre associazioni del territorio, presidia l`intera area denunciando roghi e smaltimenti illeciti di rifiuti. E dal popolare social network le immagini ed il video con la sequenza di fuoco hanno fatto il giro del web provocando commenti indignati e sdegno.

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