Studio pilota della Marina Usa monitoraggio su 130 abitazioni
Una strategia di raccolta dati, condotta in modo militare sul territorio di Napoli e Caserta che punta a salvaguardare la salute dei cittadini americani presenti in una delle zoen più colpite dall’emergenza rifiuti della Campania. Come anticipato dal Mattino un mese fa, ora la Marina degli Stati Uniti, spiega le mosse finalizzate a tutelare salute e benessere del proprio personale. Sono in corso infatti studi di carattere ambientale e sanitario, «a tutela del benessere del proprio personale». Un’iniziativa a carattere esplorativo, fondata sugli standard dell’Ente statunitense per la protezione ambientale, che sarà scandita in tre fasi. Una ricerca pilota: con prelievo di campioni di terreno e di acqua potabile da alcune abitazioni, un numero statisticamente non significativo, solo per verificare la validità del procedimento. La fase uno: raccolta di dati riguardanti l’ambiente di un campione di 130 case, con l’aggiunta di ulteriori campioni e di monitoraggio dell’aria effettuate in altre nove località disseminate nella zona presa in esame. Una fase due: che punta alla determinazione delle eventuali aree a rischio e dei fattori di contaminazione preoccupanti, con eventuali ulteriore analisi da decidere sulla base dei risultati riscontrati. Un piano di monitoraggio costante, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2008. Accertamenti alla mano, la Marina americana proporrà a residenti e proprietari soluzioni individuali. Qualche esempio di soluzione proposta, potrebbe consistere nel passare dall’utilizzo dell’acqua di pozzo a quella dell’acquedotto o di usare acqua imbottigliata per bere e per cucinare. Soluzioni che lasciano capire anche il livello di attenzione che le forze armate statunitensi riservano per i mesi più difficili della recente storia campana, uno scenario che viene costantemente monitorato tramite mezzi di informazione e relazioni sanitarie.