SÌ AL SITO DI COMPOSTAGGIO

5 agosto 2012 - Domenico Pizzuti
Fonte: Repubblica Napoli

E` acclarato che secondo gli esperti un sito di compostaggio non costìtuisca alcun problema ed è piuttosto la soluzione più civile e utile per il percorso di eliminazione dei rifiuti, purché realizzato con le tecnologie più moderne e la vigilanza dei cittadini, specialmente dopo l`inizio della raccolta differenziata. Compostare i materiali biodegradibili significa recuperare tutta la ricchezza di un prodotto e contribuire a ricostruire il suolo consumato: i prodotti residui costituirebbero una «potenziale risorsa». Perché tanta agitazione a Scampia con movimenti per dire in forme corrette o meno no al compostaggio (nella serata di venerdì 20 luglio, peresempio.nelcorsodei concerti di "Scampiaestate2012" surrettiziamente furono innalzati due striscioni con "No al compostaggio")? Gli organizzatori ne sanno più di San Francisco o Los Angeles?
Abbiamo visto l`altra sera qualche centinaio di cittadini accorsi per la manifestazione convocata da "Campania in movimento" e altri comitati, in particolare abbiamo notato giovani madri e anziane presumibilmente del vicino Lotto P, e alcune da me interrogate hanno risposto che erano state convocate da un macchina propagandante la manifestazione nel pieno della notte di giovedì e che dovevano partecipare e firmare un manifesto. Preoccupa che la gente si mobiliti per un ordine ricevuto da un megafono notturno. Senza alcuna offesa per le donne presenti, rimaneva il dubbio sulla conoscenza della problematicadellanocivitàomeno di un sito di compostaggio. Ritengo che anche nella lotta politica non si possa abusare della buona fede o ignoranza della gente per altri scopi, senza escludere la convinzione di altri.
Questo rigurgito estivo preoccupa perl`investimento finanziario nella diffusione capillare di manifesti nel quartiere, senza una previa discussione suu`argomento per il supposto maleficio derivante dal sito di compostaggio nell`isola ecologica in via Cupa Perillo, inaugurata in verità senza fanfare e manifesti dal sindaco de Magistris due mesi orsono. A ogni modo colpisce la semplificazione del discorso per la supposta equazione "polo ecologico" eguale "polo della munnezza" che farebbe del quartiere una autentica pattumiera, che tradisce una grossolana disinformazione o strumentalizzazione per altri intenti. Non si può ignorare che da decenni un élite di cittadi- coscienza dei problemi ecologici con interessanti iniziative realizzate anche nelle scuole, senza dimenticare il forte impegno perla raccolta differenziata. Non si può scherzare con i rifiuti, non favorendo una corretta informazione e discussione. Si vuole favorire la realizzazione di inceneritori che una parte cospicua della città non approva? È certo necessaria unamaggiore informazione su questioni che riguardano la salute dei cittadini per evitare che qualcuno lanci campagne che a nostro avviso sono di retroguardia. Perché le associazioni, i gruppi, i movimenti non spendono tempo e risorse per elaborare un piano generale di sviluppo sociale del quartiere, secondo ü suggerimento del ministro Barca e del sottosegretario Rossi-Doria nell`incontro con le associazioni del quartiere dei mesi scorsi? Il resto è veramente cattiva politica, trash. Cioè monnezza.

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