L`Asia attacca: sulle assunzioni Realfonzo non ha vigilato

NAPOLI — L`ex assessore Riccardo Realfonzo attacca sulel assunzioni in Asia, è la Partecipata comunale napoletana attacca. L`azienda di raccolta rifiuti «ribadisce — si legge in una nota — la propria massima collaborazione con la magistratura», ma anche «ricorda di essere "parte offesa", nell`inchiesta giudiziaria che riguarda i vertici di una società di ex appaltatori e che fu estromessa dalla gestione dei rifiuti di Napoli, per iniziativa diretta ed autonoma della nostra azienda».
Per quanto riguarda le «assunzioni» di 350 lavoratori — dipendenti da oltre io anni delle ditte private che operavano nella raccolta dei rifiuti a Napoli già prima della nascita di Asia, tutelati nel loro diritto al lavoro da ac cordi tra i sindacati ed il comune di Napoli, sottoscritti alla nascita dell`azienda municipalizzata — Asia conferma quanto più volte dichiarato e cioè che il trasferimento alle dirette dipendenze della società di quei lavoratori era una via obbligata e sostenuta dalla disciplina giuslavoristica. Come confermato dai pareri del professor Giuseppe Ferraro di Napoli, del professor Arturo Maresca di Roma e del profesor Pietro Ichino di Milano; Asia non poteva sottrarsi, per effetto di legge, nel dar corso a quanto pattuito tra le parti sociali nel 1999 a tutela dei lavoratori temporaneamente impiegati negli appalti dell`epoca e che sarebbero stati assorbiti dalla municipalizzata alla progressiva cessazione degli appalti medesimi»
Poi la stoccata all`ex assessore. «Dispiace — si legge nella nota — che l`ex assessore Realfonzo, insistentemente sollecitato da Asia ad esercitare il suo dovere in ambito del "controllo analogo" del Comune sulla nostra società, abbia inteso confrontarsi sulla specifica questione in una sola circostanza, il 27 gennaio 2012, senza muovere la benché minima critica all`operato dell`azienda ed anzi apprezzando l`impegno dei vertici, riservandosi di far conoscere "al più presto" la sua opinione. Quell`opinione non è mai pervenuta in Asia e soltanto dalla stampa abbiamo appreso che la vicenda sarebbe stata oggetto di una "battaglia politica" tra gli assessori».