Rifiuti e tumori. Balduzzi «Attenzione foltissima»
Arriverà subito dopo l`estate il verdetto della task force del ministero della Salute che indaga sul rapporto tra rifiuti tossici e tumori. Il governo è sceso in campo dopo l`allarme lanciato dai ricercatori sull`incremento record di patologie causato dagli sversamenti illegali. Prima il rapporto choc elaborato dal team di studiosi della Temple University di Philadelphia, che ha dato vita a un libro bianco curato dagli scienziati Antonio Giordano e Giulio Tarro, poi lo studio firmato dai medici del Pascale hanno infatti acceso i riflettori sull`emergenza spingendo le istituzioni a correre ai ripari: l`appello e stato raccolto da Renato Balduzzi che ha appunto istituito un gruppo di lavoro ad hoc.
A spiegarlo è lo stesso ministro durante il question time alla Camera: «Entro il 28 settembre sarà presentata la relazione sulla situazione epidemiológica in Campania. A quel punto potremo sapere dove intervenire e con quali modalità. Non ho difficoltà a dire che per una parte della comunità scientifica esiste un rapporto di causa/effetto tral`inquinamento prodotto dai rifiuti e à aumento dei tumo ri». Balduzzi si mostra però cauto: «È necessario approfondire il tema altrimenti si rischia di intervenire in maniera non efficace». Da parte del ministero della Salute comunque, insiste, «c`è un`attenzione foltissima nei confronti di questa travagliata area del Paese, anche in stretta collaborazione con il ministero dell`Ambiente». Per Balduzzi «occorre evitare panico e allarmismi ma anche il perdurare dell`inerzia»: ecco perché il ministero della Salute, insieme con l`Istituto superiore di sanità, «sta seguendo da tempo ciò che accade in Campania dove pure si registra un eccesso di mortalità per malattie cardiovascolari. Gli esperti dell`Iss hanno sottolineato che, oltre a fattori ambientali, vanno considerati la scarsa prevenzione, l`elevato numero di fumatori e la massiccia di presenza di soggetti obesi o in sovrappeso».
La risposta di Balduzzi viene sollecitata a Montecitorio dalla deputata Pina Piciemo (Pd) che, nella replica, attacca: «Mi sarei aspettata un immediato impegno del ministro sulle bonifiche che devono essere avviate in Campania dove la camorra uccide non solo con le pistole ma anche con i rifiuti tossici. Sono già stati eseguiti tantissimi studi in materia. Peraltro numerosi pentiti hanno ormai indicato persino dove si trovano le discariche abusive. Ora bisogna agire. Altrimenti altre persone innocenti moriranno». E invece, insiste la Picierno, «non si fa nulla mentre intanto i roghi e gli sversamenti fuorilegge continuano. Bisognerebbe presidiare il territorio ma ciò non è possibile a causa della mancanza di fondi». I parlamentari del Pdl Raffaele Calabrò, consigliere del governatore Stefano Caldoro per la sanità, e Paolo Russo, presidente della commissione Agricoltura della Camera, appoggiano l`iniziativa del ministro: «È sacrosanto diritto dei cittadini campani conoscere la verità sulle cause dell`aumento delle morti oncologiche soprattutto in alcune aree del territorio. Ben venga, allora, il gruppo di lavoro istituito dal ministro, che potrà finalmente far luce sulla cancerogenesi in quelle aree». Per i deputati «bisogna fare presto non solo per dare certezza ai cittadini, ma per trovare quanto prima soluzioni dirette a salvaguardare la salute della gente. Da troppi anni assistiamo alla divulgazione di dati che indicano un incremento di patologie neoplastìche e malformative, ma c`è bisogno di uno studio che certifichi definitivamente le evidenze scientifiche in un territorio dove sono presenti molteplici fattori di rischio.Una volta che il gruppo di lavoro avrà concluso la sua indagine, potremo conoscere luoghi e modalità di intervento e prevedere una strategia mirata a fermare questo triste trend di decessi».