Stir a rilento, toma l`incubo spazzatura Cesaro lancia l`Sos: pronti a lasciare

La vertenza Dipendenti Sapna chiedono il contratto operai dei consorzi senza stipendi: disagi nei conferimenti agli impianti
2 agosto 2012 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

L`amministratore della Sapna, Enrico Angelone, disdice il patto integrativo da un milione di euro all`anno per i lavoratori degli Stir di Giugliano e Tufino e gli impianti vanno a rilento. I dipendenti del Cub aderenti aun cartello dei sindacati autonomi bloccano per qualche ora i conferimenti al termo valorizzatore di Acerra mentre un altra gruppo assedia ancora la Provincia e tenta il blocco stradale. Le proteste rischiano di mandare in tilt il già fragile ciclo dei rifiuti. Se la tempesta non si placherà i sacchetti potrebbero cominciare ad accumularsi nei cassonetti, anche se il vicesindaco Tommaso Sodano ricorda: «Grazie al sito di trasferenza siamo in grado di far fronte a possibili difficoltà».
Ma il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, è preoccupato dalla situazione di tensione: ieri ha passato tutta la giornata a organizzare incontri, ricevere rappresentanti sindacali e amministratori nel tentativo di venire a capo di una situazione estremamente aggrovigliata. Oggi incontrerà il suo omologo casertano, Domenico Zinzi: insieme dovrebbero nominare il nuovo liquidatore del consorzio dopo le dimissioni del prefetto Biagio Gilibertì che è restato in carica per meno di un mese. Se non riusciranno nell`impresa Cesaro potrebbe decidere di dimettersi: un modo per sottolineare la necessità che tutti, dal governo, alla Regione, ai comuni si prendano laloro parte di responsabilità. «Il problema dei consorzi riguarda tutti - dice Cesaro - bisogna affrontarlo e risolverlo non gareggiare per non restare con il cerino in mano. Se dovesse prevalere questa logica tanto io quanto Zinzi potremo arrivare a decisioni estreme». Per oggi alle 18,30 è stato convocato un tavolo in prefettura, ma difficilmente sarà presente la Regione: l`assessore Romano probabilmente non ci sarà per impegni precedenti.
La mancata nomina del liquidatore allontanerebbe ancora il pagamento di uno o due dei cinque stipendi arretrati che spettano ailavoratori dell`articolazione napoletana del consorzio, e la protesta potrebbe dilagare. Anche per questo Cesaro mette sul tavolo le sue possibili dimissioni. Fino a ieri in tarda serata gli sforzi per trovare la persona giusta non avevano, però, dato risultati. In giornata era circolato il nome di Natale Argirò, ex questore di Benevento, vicinissimo a Zinzi, poi l`ipotesi è tramontata. Il diretto interessato ha infatti ribadito di essere impegnato a tempo pieno come direttore dell`osservatorio per lalegalità e la sicurezza della Provincia di Caserta. La nomina del liquidatore è al centro delle rivendicazioni dei dipendenti: le dimissioni di Giliberti hanno di fatto congelato la trattativa con la Protezione Civile che potrebbe portare la Società provinciale (la Sapna) a pagare almeno una parte degli emonumenti arretrati. Di fatto il consorzio che con 884 dipendenti serve solo 26mila abitanti, non ha alcuna entrata. Lunedì la giunta provinciale aveva varato una delibera che dovrebbe permettere con una complicata partita di giro, di dare un po` di soldi ai lavoratori senza posto di lavoro. La Sapna, l`azienda partecipata interamente dalla Provincia, deve diversi milioni alla Protezione civile che, a sua volta, deve undici milioni al consorzio. La Sapna ha già anticipato nelle passate gestioni sei milioni e ottocentomila euro al cosiddetto Cub. Ora potrebbe girare al consorzio altri tré milioni. Ma per farlo aspetta un sì da Roma. Ieri i contatti sono stati frenetici: la Provincia chiedeva una quietanza che non sembra sia arrivata. Ma, a quanto pare, l`unità stralcio avrebbe inviato un documento che potrebbe essere utilizzato come pezza d`appoggiodell`intera operazione. Una situazione estremamente confusa. La struttura che sta chiudendo i conti di tredici anni di emergenza dovrebbe verificare la massa attiva e quella passiva e girare tutto al ministero del tesoro che dovrebbe pagare «nei limiti delle proprie disponibilità». Il decreto 903 del 2010 prevede che i pagamenti avvengano a partire dai crediti privilegiati, da quelli oggetto di sentenza e da transazioni sottoscritte dal capo dell`unità stralcio tenendo conto della data di esigibilità originaria. Per dare soldi ai consorzi, invece, bisognerà stravolgere la graduatoria. E non solo. L`articolazione casertana che continua ad avere commesse, vanta più di trenta milioni di credito nei confronti della Protezione Civile che non li ha ancora certificati. Ora gli amministratori chiedono che anche per Caserta sia utilizzata la stessa corsia preferenziale che potrebbe agevolare i napoletani.Una vicenda che si intreccia con quella della nomina del liquidatore.

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