E ora si spera nel dissequestro di Pianodardine

Ultimati i lavori di adeguamento ma il Cdr è ancora bloccato e l’Asa non effettua la raccolta
14 giugno 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Nonostante l'apertura dello sversatoio di Pustarza a Savignano, l'Irpinia è in piena emergenza rifiuti ma spera di uscirne proprio sfruttando la «sua» discarica. Ieri il Cdr è rimasto bloccato paralizzando, di conseguenza, la raccolta nella città capoluogo e nel resto della provincia. La difficoltà maggiore resta la mancata evacuazione delle ecoballe prodotte nella fase di lavorazione. Gli spazi disponibili allo stoccaggio all'interno della struttura sono già saturi. La situazione potrebbe sbloccarsi con il dissequestro del sito di stoccaggio di Pianodardine. Ma, anche in questo caso, prima di procedere a nuovi trasferimenti di ecoballe, è necessario che vengano ripresi i lavori per il completamento delle altre piazzole previste dal progetto. L'unica completa e collaudata è stata, infatti, saturata con le ecoballe trasferite in loco nelle scorse settimane. A riguardo, ieri mattina si è tenuto un sopralluogo nell'area alla presenza di Asl, Arpac e vigili del fuoco che hanno constatato il completamento dei lavori indifferibili prescritti dal Gip del Tribunale di Avellino. Nelle prossime ore potrebbe arrivare il dissequestro del sito che, però, da solo non basta a riprendere i trasferimenti di ecoballe. Più facile, dunque, che la boccata d'ossigeno ad una situazione che si fa sempre più pesante e presenta il primo conto in termini di disagi e difficoltà arrivi dalla discarica di Pustarza. Da oggi potrebbero conferire a Savignano anche i compattatori del bacino Av1 che, fino a ieri, sono rimasti in deposito carichi di immondizia raccolta ormai una settimana fa. L'Asa, però, aspetta l'autorizzazione a conferire a Savignano prima di mettere in moto la macchina organizzativa. Intanto, la situazione comincia a farsi pesante, con oltre 400 tonnellate di pattume già stoccate lungo strade e marciapiedi della città capoluogo. Nell'intera provincia si è raggiunta, ormai, quota mille e 500 tonnellate. Nel frattempo, regna l'incertezza sul futuro dei Cdr e sulle prospettive occupazionali per i lavoratori. Ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo Decreto Legge che prevede il cambio di gestione degli impianti Cdr. Come ampiamente anticipato, saranno le forze armate impiegate nell'emergenza rifiuti in Campania a gestire gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti. Il cambio della guardia potrebbe avvenire già il prossimo 18 giugno, proprio in concomitanza con l'incontro convocato dal capo missione del commissariato Reppucci con sindacati e Rsu per discutere del futuro dei Cdr e delle prospettive occupazionali per i lavoratori. A Pianodardine sono impiegate circa 100 maestranze, tutte con contratti a tempo determinato, alcuni dei quali prossimi alla scadenza.

 

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