L`ordine del prefetto di Napoli: mappare gli incendi dei rifiuti
Ma le pattuglie interforze notturne "anti-roghi", dopo due anni di attività con ottimi risultati, sono state bloccate: «Mancanza di fondi»
DAL NOSTRO INVIATO A CAIVANO (NAPOLI)
Pattuglie interforze notturne "anti roghi" bloccate dopo due anni e ottimi risultati. E due circolari urgenti del prefetto di Napoli a tutte le forze dell`ordine e ai Comuni della "terra dei fuochi" per una mappatura a tappeto degli incendi di rifiuti. Frenate e accelerazioni, tra interesse che sale e scende, come ³³ fumo dei roghi. L`ultimo fatto usale ad appena cinque giorni fa. Il 27 fuglio un fax urgentissimo" protocollo n. 2010-0077476/I/Area viene inviato dalla prefettura di Napoli alla questura, ai comandi provinciali di Carabinieri, Finanza, Forestale eVigili del Fuoco, all`Ispettorato del lavoro, all`Arpac, alle Asi, alla Polizia provinciale e ai comandi defle polizie municipali di 29 Comuni napoletani, agli assessorati regionali ali Ambiente e all`Agricoltura, all`assessorato all`Ambiente della Provincia. L`oggetto, come si legge nell`intestazione, è «Emergenza roghi».
Si chiede di compilare alcune schede allegate «con preghiera di velerie restituire allo scrivente ufficio possibilmente nella giornata di lunedì 30 luglio 2012 complete dei dati nelle stesse richieste». Si sottolinea «particolare attenzione» e «l`esigenza di acquisire nei tempi indicati le notizie riportate nelle schede», invitando a comunicarle via fax. C`èfretta. Molta fretta. Proprio il 27 luglio Avvenire aveva pubblicato un articolo con l`appello di molti parlamentari di tutti i partiti che chiedevano un rafforzamento del contrasto agli incendian e del controllo del territorio, anche con l`utilizzo dell`esercito. E oggi il governo al question time alla Camera dovrà rispondere ad alcune interrogazioni sul dramma della "terra dei fuochi".
Così la prefettura chiede informazioni. L`elenco è lungo, e riguarda il periodo «da ottobre 2011 a luglio 2012». Si chiede a forze dell`ordine, Comuni e altri enti di comunicare gli «interventi effettuati per incendi di rifiuti solidi urbani», «per spegnimento incendi pneumatici», «per incendi stiacci e pellami», i «pattugliamenti», le «persone identificate in occasione di controlli», quelle «denunciate» e quelle «arrestate», i «verbali di accertamento violazioni ambientali», la «rimozione rifiuti», i «sequestri rifiuti e aree demaniali», i «veicoli controllati», gli «arresti per trasporto di rifiuti speciali» e quelli «per incendi rifiuti». E, a dimostrazione dell`importanza del settore degli pneumatici, si chiede ancora di riferire sui «controlli officine gommisti», «sospensioni attività» e «verbali contravvenzioni gommisti». Un`altra scheda prestampata va poi compilata, per ogni tipo di reato, con la descrizione della «tipologia rifiuto», la «provenienza», il «numero persone arrestate» e «denunciate», la «norma violata», «le matrici ambientali compromesse» (aria, acqua o suolo), il «luogo dove si è verificato l`evento», e la successiva «destinazione del rifiuto».
Insomma, davvero una mappatura a tappeto come mai era stata fatta. Mentre, purtroppo, ancora scarseggiano i controlli. Eppure nel 2010 enel2011 grazie alla firma di due "Protocolli di legalita" tra prefettura, forze ell`ordine e Comuni dell`area, era stato possibile effettuare pattuglie notturne per contrastare gli incendiari. Proprio nelle ore in cui sono più attivi. Il territorio era stato diviso in base a una "griglia", e ogni settore era affidato a un corpo di polizia o ai vigili urbani. «Partivamo a mezzanotte e rientravamo alle 6-ricorda l`ispettore del Corpo forestale dello Stato, Geremia Cavezza, del comando di Marigliano, uno dei maggiori esperti di rifiuti -. I roghi sono fortemente diminuiti. Solo il fatto di essere in giro di notte ha funzionato come deterrente». In particolare, ricorda ancora Cavezza, «nelle aree che un monitoraggio della Regione aveva segnalato come ìe più inquinate di diossina. Lì passavamo più spesso». Cosi per due anni. Poi, quest`anno niente. Il motivo? Scarsezza di fondi. Usare le auto di notte vuoi dire, purtroppo, non averle a disposizione per il giorno, tra turni e soldi per il carburante. E poi molte amministrazioni comunali hanno cominciato a tirarsi indietro, affermando che non ce la facevano a pagare gli straordinari notturni dei vigili urbani. Non bastasse, anche il progetto per 50 telecamere cosiddette "a luce stellare" perché riprendono anche di notte, frutto della collaborazione tra prefettura e Comando provinciale del Cfs, per il controllo degli scarichi di rifiuti, si è fermato per mancanza di fondi. Risultato? Fine dei pattugliamenti e ripresa alla grande dei roghi.