Giordano: La Campania? Terra di tumori

LO SCIENZIATO PARTENOPEA PRESENTA IL LIBRO BIANCO SUL DISASTRO AMBIENTALE E ANTICIPA I DATI DI UN NUOVO STUDIO. CANCRO AL SENO, EMERGENZA NELLA TERRA DEI FUOCHI
31 luglio 2012 - C.F.
Fonte: Il Denaro

"BENVENUTI nel mio manicomio scientifico". Da anni insegna (anche) in America ma non ha perso l`umorismo partenopeo. "Alcuni non sono riusciti a raggiungerci ma gran pane dei pazzi che hanno deciso di lottare insieme per far venire fuori i dati agghiaccianti sull`aumento del tasso di tumori nelle terre dei fuochi è qui". A 35 anni di distanza dalla pubblicazione di "Salute e ambiente in Campania", scritto da suo padre Giovan Giacomo Giordano, primario anatomo patologo del Pascale, Antonio presenta presso la sede del Denaro il nuovo libro bianco (edito da denarolibri) sull`interminabile disastro ambientale perpetrato ai danni di Terra Felix. Insieme allo scienziato partenopeo in forza alla Temple University di Philadelphia, ci sono infatti anche gran parte degli autori protagonisti di "Campania. Terra di veleni" (Denarolibrì), a cominciare da Giulio Tarro. primario emerito del Cotugno. co-autore del libro inchiesta. "Ho avuto la fortuna di collaborare con Giovan Giacomo - spiega - allora l'unico ad avere il coraggio di denunciare delle correlazioni tra inquinanti e malattie che molti alitri si guardavano bene dal far rilevare. All'epoca sotto accusa c'era l'amianto, ora si aggiungono i rfiuti tossici degli sversamenti di rifiuti industriali. Il tempo passa e pare che non sia cambiato nulla". In effetti, se qualcosa è cambiato è in peggio. .Secondo i dati riportati nel volume tra il 2000 e il 2005 sono stati 40mila i casi di tumori non censiti, di cui il 15 per cento tra donne al di sotto dei 40 anni. "Dati che trovano ulteriore conferma - anticipa Giordano - in un lavoro che verrà pubblicato il prossimo mese in un`importante rivista scientifica, che amplia l`indagine fino a! 2008, dal quale emerge una significativa crescita dei tumori alla mammella tra le donne dai 30 ai 35 anni. quindi in età pre-screening. In particolare - prosegue lo scienziato - gli studi riguardano le popolazioni delle province di Napoli e di Caserta". Come quelli precedenti, anche questo studio è rigorosamente finanziato con con fondi del Governo Americano. "Qui non solo non ci aiutano - denuncia il professore, direttore dello Sbarro Institute a Philadelphia e ordinario di Anatomia e istologia per
chiara fama presso l`Università di Siena - ma ci ostacolano in tutti i modi. Abbondano tecnici e politici che continuano a negare il nesso di causalità tra i due fenomeni , cosi come abbondano brillanti oncologi che continuano ad affermare che non c`è allarmismo. Ma se siamo in un un laboratorio di cancerogenesi a ciclo aperto. Mi sa die gli insulti atmosíerici che hanno avvelenato la Campania hanno alterato il dna della popolazione ma non quello dei politici , sempre attenti a negare le evidenze".
Se davvero si vuol cambiare lo stato di cose, non bisogna aver paura di dire le cose come stanno, di segnalare - come fa i! volume - che trent`anni di camorra e di rifiuti tossici non correttamente smallti costano alle zone di Napoli nord e di Caserta Sud un indice di mortalità del 9,2 per cento in più fra gli uomini e del 12,4 per cento per le donne; non bisogna temere di dire, come Antonio Marfella, dirigente responsabile di Farmacologia del Pascale (lo stesso istituto dal quale sono emersi la scorsa settimana i dati choc secondo cui in Campania ci si ammala di tumore il 47 per cento in più rispetto al resto d`Italia), tra gli autori del volume e presente in sala, che "qui in Campania abbiamo cambiato la storia naturale del cancro, lo di mostra in modo inoppugnabile la spesa per i farmaci antitumorali, che fanno registrare degli autentici picchi nel napoletano e nel casertano". I responsabili di questo stato di cose, segnala Martella , non sono rifiuti urbani ma quelli speciali , "di cui non si sa che fine facciano". Per questo la "vera lotta a Gomorra passa necessariamente per la tracciabililà dei rifuti. Ma quella satellitare - rincara Marfella - non quella cartacea , perche la camorra ha imparato a cambiare la faccia ai rifiuti". Presenti anche Gennaro Ciliberto, direttore scientifico del Pascale, Gennaro Chiappetta e Giuseppe Comella , entrambi dirigenti dell`Istituto italiano dei `tumori, Giandomenico Lepore, ex capo delta Procura di Napoli, e Paolo Scudieri, paron di Adler e presidente di Srm - Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. In sala anche l`attore Gino Rivieccio, autore di un originale contributo al libro di Giordano e Tarro, sulla "Pazienza differenziata". "In questi ultimi anni noi napoletani abbiamo dimostrato una pazienz» fuori dal comune e  mi sa tanto che dda virtù si è trasformata in difetto. Non siamo più capaci di indignazione".

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