Apre il sito di Savignano Irpino scaricano i primi camion
Savignano Irpino. Fino a sera in discarica c’è andirivieni di militari in divisa, forze dell'ordine, camion e ruspe che spianano e innalzano, in un baccano che rimbomba. Dal 2 aprile a oggi: due mesi e dieci giorni. Avanti e indrè, tra la polvere e il vento. Insomma, lavorano di gran lena. A decine, mentre i tecnici della commissione si attardano a sancire che va tutto bene e un grappolo di ambientalisti osserva muto la nascita del Grande Buco. Che poi buco non è, visto che la tecnica qui usata dalla ditta Ibi che ha esperienza nel campo e sede a Pozzuoli è quella di sfruttare l'area in estensione e non in profondità. Si immetteranno i rifiuti operando in orizzontale e per scomparti, ciascuno dei quali verrà adeguatamente ricoperto. «In tal modo - assicurano i tecnici - non sarà innalzata alcuna collina di immondizia ma verrà rispettata l’attuale fisionomia dei suoli». L’aria che tira è di apertura a tutti i costi. Per i dettagli, se ne parlerà domani. Perché il governo preme. E la torrida estate incombe. E Napoli aspetta. Con l’acqua alla gola. E i cumuli in strada. E i fazzoletti sul naso. «È un giorno triste per noi irpini», commenta Erminio D'Addesa, presidente del consiglio provinciale. Che aggiunge: «Ariano e Vallata hanno già deliberato: siamo stufi, vogliamo distaccarci da Napoli e Caserta e fondare una nuova regione con Benevento e Salerno». Savignano Irpino, a due passi da Ariano - terra di pugnaci lotte anti-immondizia - dove per dieci anni ha funzionato l'immenso sversatoio di Difesa Grande, che sta a un chilometro da qui ed è da tempo esaurito però mai è stato bonificato. Lungo il percorso fino a questa collina coltivata a grano, solo qualche rara scritta polemica: «In silenzio mostriamo il nostro sdegno», hanno scritto sotto i ponti. Ma c'è aria di resa. Totale. Olimpia Roberto, del comitato di protesta: «Non abbiamo davvero più niente da dire. Da quattro anni urliamo, produciamo documenti». A tarda sera i primi camion provenienti da Flumeri e carichi di immondizia irpina fanno il loro ingresso nella prima delle quattro vasche di discarica Pustarza. Sono solo quattro. Ma testimoniano che qui a Savignano la cosa funziona. E che da oggi sarà possibile accogliere anche i rifiuti di Napoli. Già, ma quanti? E per quanto tempo? Subito saranno disponibili ottomila metri quadri di discarica, che ospiteranno i primi 40mila metri cubi di rifiuti. Altri duemila metri quadri capaci di ingoiare 20mila metri cubi di rifiuti saranno utilizzabili - assicura il responsabile del cantiere, Liberato Imperato - entro una decina di giorni. L'autonomia della prima delle quattro vasche disponibili è di un mese. Ammonta a 700mila tonnellate la capacità complessiva delle quattro vasche. E poi? E poi si aspetta l'apertura della discarica del Formicoso, a due passi dal paese di Andretta. Il generale Franco Giannini, braccio destro del sottosegretario Bertolaso, arriva in discarica accompagnato dal questore di Avellino De Jesu e dal colonnello dei carabinieri Giammarco Sottili: «È un giorno importante – avverte – la Campania sta davvero per uscire dall'emergenza rifiuti. Nei prossimi giorni apriremo anche la discarica di Sant'Arcangelo Trimonte. Poi, analisi permettendo, sarà la volta di Chiaiano». Nel frattempo, qui a Savignano, via alle prime duecento tonnellate di immondizia proveniente da Flumeri. Immondizia irpina, viene specificato, in segno di gratitudine per la disponibilità dimostrata ancora una volta da queste genti. Da domani, assicura il generale, toccherà anche agli altri 551 Comuni campani, Napoli compresa. Da domani, nel contempo, l'impianto di Cdr di Pianodardine in Irpinia verrà fermato e trasformato in sito di compostaggio. Per favorire, si spiega, la raccolta differenziata di Avellino. Il capoluogo irpino, chiarisce ancora il generale Giannini, scaricherà qui a Savignano 500 tonnellate al giorno su un totale di 1500. Da dove transiteranno i camion provenienti da Napoli? «Usciranno dall'autostrada a Candela – spiega il generale – sfoceranno in territorio pugliese prima di dirigersi verso Savignano evitando i centri abitati. Passeranno al ritmo di un camion ogni dodici minuti. Non sarà il caos, ve lo prometto».