Servono nuovi innesti altrimenti potrebbero subire un rallentamento le indagini su boss estorsioni e rapine

I gip: siamo pochi, a rischio i processi per camorra

Approvato da 42 giudici: i nuovi compiti finiranno per assorbire tutte le energie a scapito di altri importanti atti
13 giugno 2008 - Vittorio Moccia
Fonte: Il Mattino

Nuovo grido d’allarme dei giudici per le indagini preliminari di napoli. «Senza l’immediato e rilevante incremento degli organici dei magistrati e del personale amministrativo - denunciano - la sezione gip rischia la paralisi». La denuncia è contenuta in un documento diffuso ieri dai 42 giudici per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli. Si tratta di un testo approvato all’unanimità al termine dell'assemblea che si è svolta ieri a Palazzo di Giustizia. Nel documento si sottolinea, tra l’altro, che le nuove competenze attribuite ai giudici dal decreto sull’emergenza rifiuti, «finiranno con l’assorbire tutte le energie di questo ufficio, già sottodimensionato rispetto al minimo legale». «Avvertiamo, dunque, il dovere di denunciare tale situazione, determinata anche da un contesto caratterizzato da caos normativo ed organizzativo», affermano i gip. Nel documento si sottolinea che diversi organi (consiglio superiore della magistratura, ministero della Giustizia, commissione antimafia, Consiglio giudiziario, associazione nazionale magistrati) «hanno riconosciuto che la sezione del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli presenta organici inadeguati rispetto al carico di lavoro, ed hanno sollecitato gli adeguamenti». Secondo la previsione di organici e la circolare del Consiglio superiore della magistratura («inattuata») i giudici dell’ufficio dovrebbero essere 48 più un presidente e un aggiunto, invece dei 42+2 attuali («tuttora la sezione gip è l'unica sezione del Tribunale che conta quattro scoperture»). Affrontando ancora la questione del decreto sui rifiuti, i giudici scrivono: «Siamo fortemente preoccupati che le nuove competenze comprensive dei reati in materia di rifiuti e in materia ambientale finiranno con l’assorbire tutte le energie di quest'ufficio, già sottodimensionato rispetto al minimo legale». Nell’ultima parte del documento viene affrontato il problema del nuovo organismo chiamato a pronunciarsi sulle misure cautelari in materia ambientale, un organismo che secondo il presidente del Tribunale deve essere composto da magistrati dell'ufficio del giudice per le indagini preliminari: «Non abbiamo condiviso tale interpretazione perché il decreto legge parla di competenza del Tribunale in composizione collegiale non già del gip in composizione collegiale. Il consiglio giudiziario ha espresso parere non favorevole ai decreti del presidente del Tribunale. Senza l’immediato e rilevante incremento degli organici dei magistrati e del personale amministrativo, la sezione gip sta rischiando la paralisi». Ma non è ancora tutto. «Continueremo a lavorare con spirito di servizio - concludono i giudici nella nota diffusa ieri agli organi di informazione - nonostante le difficoltà determinate dalla nuova emergenza, ma ciò non sarà sufficiente a scongiurare un pericoloso rallentamento della risposta giudiziaria in altri settori di prioritario interesse, in un territorio, come il nostro, caratterizzato da una devastante criminalità organizzata di stampo camorristico e da numerosissimi reati che restano di grande allarme sociale (quali rapine, estorsioni, eccetera)». Nel corso della sua visita a napoli di due giorni fa il presidente del Consiglio Berlusconi aveva incontrato il presidente della Corte d’Appello di Napoli, Raffaele Numeroso, e il procuratore generale Vincenzo Galgano: entrambi gli avevano solelcitato l’invio urgente di rinforzi in termini di uomini e mezzi. giu.cri.

 

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