Scampia, scontro Sodano-comitati: «L`impianto di compostaggio si farà»
«Anaerobico, nessun problema di cattivo odore, una sorta di scatolone chiuso dove si produrrà digestato, dieci autocompattatori al giorno che vi trasporteranno l`umido delle nostre mense senza arrecare danni alla viabilità del territorio: il sito di compostaggio nell`area nord si farà, l`amministrazione comunale su questo punto è intransigente». Ferma e argomentata la posizione espressa, ieri mattina, durante un incontro con i rappresentanti dell`ottava municipalità e residenti, dalvicesindaco Tommaso Sodano sulla realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica nella periferia cittadina. L`unica apertura di Palazzo San Giacomo è stata la possibilità di discutere la tipologia e una migliore localizzazione dell`impianto, dopo che i cittadini nei giorni scorsi si sono ribellati all`idea di un sito di compostaggio nell`ex area della centrale del latte a Scampia. «Se ci sono discrasie, sarà lo studio di fattibilità a confermarle da qui a settembre. Si ragionerà insieme. Ma Napoli ha bisogno di tré impianti di compostaggio per completare il ciclo dei rifiuti - ha ribadito Sodano -, e perciò sono state prese in considerazione tré grandi macroaree: Napoli est, ovest (Bagnoli) e nord. Per quest`ultima area la scelta è caduta su viale della Resistenza a Scampia perché già destinata alla costruzione di manufatti per la produzione di beni e servizi. Inoltre, si trova proprio a ridosso dell`isola ecologica, inaugurata di recente, che nelle nostre intenzioni dovrà diventare un eco-distretto capace di dare un`opportunità positiva all`intera zona, anche lavorativa». Un incontro fatto di vivaci botta e risposta, quello di ieri mattina nella sala Bobbio di piazza Municipio, tra la delegazione di comitati civici e consiglieri municipali (Rusciano, Passaro, Maffei, Esposito, Cozzolino, Foggiani, Acciavatti, Di Maio, Rizzo, Polverino) che hanno sostenuto il loro `no` al sito nell`ottava municipalità o comunque subordinato alla risoluzione dei problemi cronici del territorio. Alla fine la contestata delibera comunale del 4 maggio «non verrà revocata - ha spiegato il vice diDe Magistris -, perché il procedimento è già in atto».
Ma i comitati non ci stanno e annunciano battaglia. «Siamo pronti alla barricate - dichiara Chiara Giordano, presidente dell`associazione "Campania inmovimento"-.Nell`area indicata c`è una scuola e il rumore e la puzza proveniente dall`autoparco dell`Asia rendono un inferno la vita di chi abita nelle vicine palazzine. Se necessario, bloccheremo le ruspe». Non sono valse le rassicurazioni del vicesindaco che ha insistito sul fatto che «il digestore non è un inceneritore». Pronto il ricorso al Òàã di Angelo Pisani, presidente dell` ottavo parlamentino, poiché «la delibera non è stata concordata con la municipalità. A questo punto, dato il decentramento bluff e l`incapacità di ascolto del Comune, viene a cadere anche la nostra proposta di accogliere il sito a Chiaiano. Non ci fidiamo più». Per il coordinatore cittadino di Pii, Raffaele Ambro sino, cheha partecipato all`incontro insieme al consigliere comunale Andrea Santoro, «esistono piani strategici diriqualificazione per l`area est, ovest e centro storico. Quella nord resta la `cenerentola` della politica locale».
Le scelte
Il vicesindaco prova a rassicurare: il digestore non è un inceneritore nessun problema di cattivo odore o alla viabilità