Clini, ecco il piano anti-roghi tremila siti sotto controllo
Allarme roghi tossici: oggi il ministro Clini incontra il comandange del Noe, il generale Vincenzo Paticchio, per organizzare una strategia capace di mettere in sicurezza i tremila potenziali focolai di incendi alla diossina. Tanti sono, infatti, secondo il rapporto dell`Arpac i siti inquinati: tutti, se raggiunti dalle fiamme, scatenerrebero fumi tossici. E l`ipotesi è tutt`altro che astratta: nell`area nord, la Resit, ma anche le discariche di Vassallo, si incendiano periódicamente. E infatti gli ambientalisti della zona hanno organizzato un sito (www.laterradeifuochi.it) dove arrivano ogni giorno le denunce e le riprese video dei cittadini. Ieri, ad esempio, era ampiamente documentato un vaio incendio, completo di nuvoloni neri, nella zona tra Acerra, Caivano,Afragola, Marcianise, SanMarco, San Nicola, Maddaloni.
E a peggiorare la situazione si aggiungono i roghi che frequentemente si sviluppano nei campi rom dove vengono bruciati anche i copertoni. Una situazione inquietante in una Regione dove, è scritto nel piano regionale per le bonifiche, sono 183 siti che si trovano sul suolo pubblico dove è già stata provata la contaminazione del suolo, del sottosuolo o delle acque sotterranee. Per intervenire sarebbero necessari, secondo le stime del direttore tecnico dell`arpac, Marinella Vito, cinquecento milioni, mentre trentuno servirebbe solo per accertare la reale situazione degli altri tremila siti a rischio.
Spiega l`assessore Giovanni Romano: «È importante che iî ministro Clini abbia posto al centro di una sua iniziativa il problema dei roghi in Campania. Noi, dal canto nostro, siamo pronti a collaborare: siamo convinti che il problema si possa risolvere solo con il controllo del territorio». E ieri Clini ha commentato in un`intervista su Tgcom24 la situazione della Campania. «La raccolta differenziata sarebbe un ottimo antìdoto alla malavita che ruota intomo al sistema discariche nel Mezzogiorno», ha detto sottolineando che nella raccolta differenzia e recupero energetico dai rifiuti il Sud è la parte d`Italia più indietro. «La difficoltà nella gestione dei rifiuti - rileva Clini - è un indicatore della qualità del governo territoriale, poi va aggiunto un ruolo importante dei business cosiddetti non avanzati, sistemi economici che traggono alti vantaggi senza dare adeguati benefici: mi riferisco al sistema delle discariche che non comportano grandi investimenti ma grandi rendite, e il ruolo della malavita organizzata, molto presente nella raccolta dei rifiuti e nella gestione delle discariche». L`antidoto? Secondo il ministro è «Proprio la raccolta differenziata: è un sistema che coinvolge i cittadini e li responsabilizza, generando vantaggi a filiere produttive distanti dagli interessi della malavita organizzata». Il ministro ha anche parlato della situazione dei rifiuti a Roma e a Ñapoli, ribadendo che «il problema di Roma è rappresentato da una raccolta differenziata molto bassa, da un recupero molto scarso di materia e da un`efficienza molto bassa degli impianti che servono a trattare i rifiuti», e non dalla discarica. «Mi auguro che, in tempi brevi, Roma si metta nella direzione giusta». Per quanto riguarda Napoli, secondo Clini «ha trovato la soluzione di esportare in Olanda i rifiuti. Il Comune si sta impegnando molto nella raccolta differenziata. Ci sono problemi aperti e controversi che riguardano la localizzazione in Campania di alcuni impianti che devono essere fatti e c`è la malavita sempre in agguato, ma la strada imboccata dal Comune è quella giusta. Certo sarebbe stato meglio, anziché esportare in Olanda, avere gli impianti in Campania, ma in fondo non è questa la cosa importante».