La situazione «Completato il monitoraggio ¡n Campania manca ancora un sito attrezzato per smaltire i rifiuti speciali»

«Piano sicurezza contro i veleni subito risorse o sarà paralisi»

L`intervento De Biase, commissario bonifiche: se Sogesid chiude, evitare balletti di competenze istituzionali
22 luglio 2012 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

«Negli ultimi dieci anni è stata raccolta una mole ingente di dati, quello che serve adesso è un piano concreto di attenuazione del danno e bonifiche o almeno di messa in sicurezza»: il commissario all`ambiente Mario De Biase non ha dubbi sulla strada da seguire per fermare i veleni.
Perché parla di messa in sicurezza e non di bonifica?
«La rimozione definitiva degli inquinanti non è ipotizzabile con le risorse dello Stato italiano. In Campania, poi, non c`è ancora un sito attrezzato per lo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi. Per esempio l`Agrimonda che è un piccolo sito di fitofarmaci bruciato dieci anni fa non è stato ancora bonificato perché non si sa dove portare i materiali».
Il suo mandato è scaduto cosa accadrà adesso?
«Dovevamo chiudere il 30 giugno, da allora non ho ancora trovato a chi consegnare gli incartamenti sulle aree di Giugliano e dei laghetti di Castelvoltumo per le quali il geólogo Balestri parla di disastro ambientale. Tutti gli altri li ho consegnati alla Regione o agli enti locali competenti».
E che succede a Giugliano?
«La Corte di assise competente per il procedimento Resit non ha ancora autorizzato l`accesso per l`estrazione del percolato in attesa di sapere quale incarico ricopro. Quindi per ora ne ho estratto solo 9000 tonnelate e ne devo far prelevare 23 mila. Potrebbe esserci una proroga fino al 30 dicembre e poi tutto dovrebbe passare ai comuni competenti».
Quale è la situazione in quella zona?
«Le analisi su frutta e ortaggi hanno dato buoni risultati: l`inquinamento non è passato dall`acqua alle verdure. Ma il monitoraggio va continuato e allargato e lo farò nei prossimi giorni. Lunedì ho una riunione con l`istituto superiore sanità per programmare l`attività di questi ultimi quattro mesi».
Per ora state agendo in danno?
«Io e il direttore del ministero dell`ambiente abbiamo attivato le procedure nei confronti dei proprietari, da Vassallo a Chianese, dalla Fibe al consorzio di bacino Napoli Caserta. Mal`iter non sarà facile anche perché Fibe ha studi legali agguerritissimi».
La probabile soprressione della Sogesid creerà problemi?
«Non a me perché quando la scioglieranno awò terminato il mio incarico, ma certamente bisognerà chiarire in capo a chi andranno le attività di bonifiche avviate e che fine faranno quelle finanziate con i fondi delle compensazioni ambientali».
Qualche esempio?
«La discarica della Sogeri che continua a sversare percolato in mare: da chi sarà messa in sicurezza quando la Sogesid che ha iniziato i lavori non ci sarà più?»
Perché si interviene sulle bonifiche leggere e non su quelle pesanti?
«Perché queste ultime richiedono più fondi e professionalità. Troppo spesso si sono confuse le bonifiche con le rimozioni dei rifiuti ingombranti».

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