Pianura, perizia per "salvare" Nonno

22 luglio 2012 - Fabio Postiglione
Fonte: Giornale di Napoli

Tutto si potrebbe decidere con una perizia fonica. Quella voce che inneggiava alla violenza, agli assalti ai poliziotti, era veramente di Marco Nonno? Â consigliere comunale di Napoli, è finito in carcere (ora è libero) per le indagini anivate dopo gli scontri per la riapertura della discarica di Pianura. Nonno, assistito dall`avvocato Giovanni Belleré è uno degli imputati nel processo che si sta teniendo dinanzi al Tribunale di Napoli. Il video è per l`accusa un elemento probatorio importante mentre per la difesa una assurdità. Si tratta di video pubblicato su internet nei giorni seguenti agli scontri: si intravede un uomo con il volto occultato che invece contro le forze dell`ordine e parla di assalti mirati per scatenare violenza e spiega al giornalista come si colpisce un camion. Parole a tratti farneticanti eppure tutto protrebbe decidersi anche grazie a questo video. Ï giudice, accogliendo l`istanza dell`avvocato Belleré ha deciso di nominare un esperto in perizie foniche che comparerà la voce di Nonno con quella dell`uomo del video. Eppure quell`uomo sarebbe anche stato identificato. Sentito nell`ultima udienza ha ammesso di essere lui ma poi più volte è caduto facendo protendere per la perizia e fugare ogni dubbio. Era il 6 ottobre del 2008 qaundo le forze dell`ordine pontarono in carcere trentasette persone (31 per gli scontri a Pianura, 6 per il tifo violento). In particolare, le violenti proteste avvennero in località "Selva" dove doveva sorgere una discarica. In quei giorni bus furono dati alle fiamme, ci furono assalti alle forze dell`ordine ed a una caserma dei vigili del fuoco. Per la prima volta, in manifestazioni del genere fu rimasta pesantemente coinvolta anche la politica. Le manette, infatti, scattarono ai polsi dell`assessore alla Protezione civile, ai Cimiteri del Comune di Napoli ed alla attività produttive Giorgio Nugnes (agli arresti domiciliari), poi tremendamente deceduto suicida; e all`allora consigliere comunale di An, Marco Nonno. Le accuse sono di devastazione commesso in occasione della ipotizzata apertura della discarica, a Pianura, nel gennaio 2008, insieme ad altre 18 persone. Politica, tifo, gente comune, camorra: questo il "cocktail" che ha causato i gravi episodi di violenza metropolitana, in cui sembra che gli interessi siano comuni alle diverse componenti impegnate a generare disordini ma, invece, si tratta solo di una coincidenza, anche se inquietante. La camorra, come hanno sostenuto gli inquirenti nella conferenza stampa tenutasi in Procura, avrebbe i suoi esponenti nel clan Varriale, che gestirebbe il settore dell`edilizia nel quartiere: la realizzazione di una discarica avrebbe di fatto causato un calo notevole nel valore immobiliare, con gravi perdite per le casse della cosca. Cittadini comuni, residenti a Pianura, poi si sono resi responsabili degli assalti alla polizia con sassi e bastoni. Questi i numeri della maxi-inchiesta, diretta dal pm Antonello Ardituro: 22 persone furono condotte nel carcere di Poggioreale, le altre tredici rimasero agli arresti domiciliari. Sedici erano ultras appartenenti ai "Niss" (con base operativa a Pianura e Quarto) ed alle "Teste Matte" (Quartieri Spagnoli), gruppi di tifosi noti alla Digos, di cui furono arrestati i personaggi di spicco, componenti dei due gruppi, ritenuti tra i più violenti delle due curve dello stadio "San Paolo". Le indagini sono durate circa nove mesi e furono avviate durante il lavoro investigativo, iniziato nel settembre dello scorso anno, sul fenomeno del tifo violento, collegate a quelle del 2004, a cavallo del fallimento della vecchia società, S. S. Calcio Napoli. Dal gennaio del 2008, gli uomini della Digos visionario numerosi filmati riguardanti gli incidenti avvenuti nel quartiere ad Est della città, centinaia di foto e ascoltato molti testimoni. Nel corso della complessa ed articolata inchiesta sono stati individuati anche gli autori delle minacce a commercianti della zona che, in quei giorni in cui la zona fu messa in ginocchio.

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