Tumori, il ministro manda i Noe

21 luglio 2012 - Alice De Gregori
Fonte: Giornale di Napoli

«Ho già chiesto al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di intervenire e farmi un rapporto, che credo arriverà sul mio tavolo entro pochi giorni. Potremmo prendere dei provvedimenti la prossima settimana». Il ministro per l`Ambiente Corrado Clini ha agito in maniera tempestiva dopo essere stato messo al corrente dello studio portato avanti dal Pascale, sull`aumento record delle morti per tumore tra Napoli e Casería. Un`emergenza che potrebbe essere correlata ai rifiuti e ai fumi tossici dei roghi di immondizia. «I dati che abbiamo, riferiti all`uso di quei territori come discariche di rifiuti tossici e illegali esportati dalle grandi fabbriche del Nord, segnalano che vi è una sorgente di rischio molto importante», ha detto Clini, secondo cui «i dati dell`Istituto Pascale tornano».
Le colpe non sono da imputare all`assenza dello Stato, ha sottolineato il ministro, quanto alla «assenza di capacità di governo di quei territori». Accanto a questo «c`è un circuito dell`illegalità che alimenta anche le componenti di malavita organizzata, che sui rifiuti hanno costruito molte fortune». In questa situazione «vorrei far emergere di chi sono le responsabilità di intervenire, facendo subito in modo che chi ha tali responsabilità se le assuma davvero e le eserciti», ha proseguito Clini, che però ha escluso l`ipotesi di commissariamento. «Coi commissariamenti - ha detto - chi ha le responsabilità in genere ne viene liberato. Deve invece accadere l`opposto». A Napoli s`ammala di cancro il 47 per cento in più della popolazione rispetto al resto d`Italia. Il dato è certamente impressionante, ma la tendenza non è nuova.
Gli scienziati e ricercatori napoletani Antonio Giordano e Giulio Tarro da anni infatti lanciano l`allarme, con denunce che però sono cadute troppo spesso nel vuoto. Oggi i loro studi e le numerose indagini scientifiche, insieme alla raccolta di decine di pareri qualificati in materia, sono diventate un libro bianco dal titolo «Campania, terra di veleni» che il Denaro ha pubblicato in esclusiva. Ð testo è già disponibile in versione e-book ed è prenotabile in versione cartacea. Il volume affronta le tematiche legate alla salute in Campania, soffermandosi tra l`altro su indagini epidemiologiche che mostrano quanto il territorio sia stato danneggiato dal dramma, nuovamente attuale, dei rifiuti.
Gli autori e curatori del testo sono Antonio Giordano, figlio dell`illustre anatomo patologo Giovan Giacomo Giordano e ordinario di Anatomia e Istologia Patologica presso l`università di Siena, nonché direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia (Usa), e Giulio Tarro, primario emerito dell`Azienda Ospedaliera Cotugno di Napoli e chairman della commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, Wabt - Unesco a Parigi. Scrive Antonio Giordano: «Già nel 1977, quando avevo solo solo 15, mio padre Giovan Giacomo, primario anatomo patologo dell`Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori Pascale, pubblicava un libro bianco dal titolo: `Salute e ambiente in Campania, edito dal Centro Studi di Politica Economica e Sociale Nuovo Mezzogiorno, nel quale denunciava la presenza di aree ad alto rischio tumori nella città di Napoli. Precorrendo i tempi, mio padre, coordinando un`equipe di studiosi napoletani, tracciava una mappa della nocività nella provincia di Napoli, evidenziando come la popolazione napoletana corresse maggiori rischi di ammalarsi nelle zone più industrializzate della città partenopea».

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