«Bene le verifiche ma non temo anomalie»
«La magistratura fa bene a indagare. Ognuno deve fare la sua parte in base al proprio ruolo. A me non risulta nessuna inchiesta su Macchia Soprana». Il presidente del Consorzio di bacino Sa2 Dario Barbirotti, che gestisce il sito di Serre, si dichiara sereno. «Spendiamo circa 100 euro a tonnellata per prendere il percolato e smaltirlo nei depuratori. Mentre i tecnici dell’Arpac eseguono controlli una volta a settimana. Lavoriamo a stretto contatto, apportando subito i correttivi necessari laddove ci siano problemi». «Dopo l’inchiesta ”rompiballe” la magistratura fa bene ad indagare per garantire la sicurezza di tutti anche se mi sento di difendere e di fare un plauso ai tecnici che hanno allestito una discarica in tempi record», è il secco commento dell’assessore al Comune di Salerno, Gerardo Calabrese. Poi aggiunge: «Dagli stralci di intercettazioni che ho letto si denota una certa incompetenza dei tecnici del commissariato epoca Bertolaso, quindi ben venga l’indagine della superprocura». La notizia dell’inchiesta viene fuori a meno di 24 ore da una importante riunione tenuta a Napoli tra i tecnici di Serre e i responsabili dell’emergenza rifiuti e durante la quale sono state visionate tre ipotesi progettuali che prevedono, appunto, l’ampliamento del sito di Macchia Soprana. Ipotesi sulle quali, entro le prossime ore, potrebbe anche essere sciolta la riserva. Due di questi progetti prevedono un ampliamento a specchio del sito: uno in territorio del Comune di Postiglione, l’altro su Serre. Ma si fa avanti anche la prospettiva di ampliare le vasche su quelle già esistenti, magari innalzandole. Intanto a Salerno, città capoluogo, l’assessore Calabrese annuncia di essere «pronto ad affrontare una nuova ondata di emergenza». «Stiamo per portare a termine i lavori della terza piazzola di stoccaggio ad Ostaglio - dice - è soltanto questione di giorni così da poter garantire un’estate tranquilla ai nostri cittadini». Proprio un paio di settimane fa la giunta municipale ha anche deliberato lo stanziamento di fondi per la realizzazione di una copertura del tipo di quella già realizzata sulla prima area. «Così - prosegue Calabrese - cerchiamo di eliminare anche i cattivi odori». Intanto ad Ostaglio restano a terra soltanto 1400 tonnellate di rifiuti. «Abbiamo ancora autonomia», dice l’assessore. Poi aggiunge: «E a fine mese partiremo con la differenziata per un bacino di 30mila persone. In questo modo produrremo ancora meno rifiuti». Si punta dunque su Ostaglio mentre passa in secondo piano la possibile individuazione di una discarica sul territori cittadino. «Per ora c’è Ostaglio a risolverci i problemi», commenta. Intanto a breve potrebbe essere aperta anche l’isola ecologica di Fratte. Quella dell’Arechi da ottobre ad oggi ha contato 5000 presenze e da qualche tempo accoglie anche gli olii vegetali esausti.