Mare, ecco le centraline intelligenti

19 luglio 2012 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Via alle centraline "speciali" dell`Arpac che controlleranno in tempo reale lo stato d`inquinamento del mare a ridosso degli impianti di depurazione. Un`iniziativa voluta dal`Arpac su richiesta dei tecnici e del commissario liquidatore di Hydrogest, Oreste Cardillo. In sostanza, infatti, i rilevatori sono stati installati direttamente nelle acque e verificano lo stato del mare laddove gli impianti scaricano. Una novità per tenere in costante monitoraggio l`ambiente marino soprattutto dopo le polemiche dei giorni scorsi dovute alle mucillagini e ad altre forme di ammorbamento denunciate. Sotto questo aspetto Cardillo, tuttavia, tiene a precisare: «I dipendenti della Hydrogest non si sono mai fermati. Il loro era uno stato di agitazione ma senza alcuno sciopero anche perché significherebbe fare un reato di interruzione di pubblico servizio». Tuttavia, a quanto pare, le centraline era già state montate diversi anni fa come aveva a suo tempo denunciato il presidente della commissione regionale Ecomafie e bonifiche, Antonio Amato, subito dopo un sopralluogo compiuto nell`impianto di Cuma. «Il monitoraggio, tuttavia - riprende il commissario liquidatore anche senza le centraline abbiamo comunque sempre monitorato la situazione, riuscendo a verificare ciò che entra e cosa esce dal depuratore subito dopo il trattamento». Per Cardilo una parte delle colpe dei problemi legati all`inquinamento è anche di chi avvelena l`ambiente: «Attraverso le nostre verifiche, infatti, ci è capitato di verificare che nelle fogne non vengono gettati soltanto materiali organici. In più di un`occasione abbiamo persino rinvenuto sostanze di scarichi industriali abusivi, insomma liquami davvero complicati da smaltire». Ed è proprio in frangenti simili, oppure con il malfunzionamento di uno dei siti della Hydrogest, che le centraline segnalano direttamente all`Arpac l`inquinamento oltre la soglia consentita. Ed è così che poi l`Agenzia di protezione ambientale prende provvedimenti in merito a secondo del grado di presunto avvelenamento. Ad ogni modo l`ammorbamento delle acque non comprende però la presenza di mucillagini che secondo la Hydrogest non sono dovuti il cattivo funzionamento degli impianti: «Io non sono un tecnico ma un avvocato - spiega ancora Cardillo - ma i nostri tecnici hanno spiegato più volte che le mucillagini sono dovute alle alte temperature registrate in acqua e quindi alla fermentazione anche di residui che vengono gettati direttamente in mare». Il commissario, inoltre, affronta il tema dei ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori e conferma: «Come già detto oggi procederemo con le retribuzioni, il bonifico è arrivato e comprendiamo lo stato di agitazione dei dipendenti soprattutto in un periodo come quello attuale. Però vorrei che chi fa informazione non lanci allarmismi gratuiti soprattutto per quelle persone che non possono permettersi vacanze fuori dal territorio regionale. Tutti hanno il diritto di fare un bagno tranquillo ma per fare questo è necessario che si riportino notizie giuste nell`interesse della collettività». Infine il capitolo lavori sugli impianti: «Vanno adeguati all`attuale normativa di legge - conclude Cardillo - per fare questo la Regione già sta lavorando. Con il vecchio progetto servivano 128 milioni di euro, oggi servirà qualcosa in più».

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