Rifiuti e gogna mediatica «Serve un regolamento»
Per istituire la «gogna mediática» contro chi sversa rifiuti illegalmente occorre un regolamento ad hoc. L`ufficio del garante della privacy - guidato da Antonello Soro - scende in campo e detta le condizioni al Comune: «La divulgazione da parte delle pubbliche amministrazioni di dati personali dei cittadini, specie qualora essa si configuri come una "sanzione accessoria", deve essere prevista da una norma di legge o di regolamento». È questo il percorso che Palazzo San Giacomo dovrà seguire per colpire mediáticamente furbi e incivili: l`idea del sindaco Luigi de Magistris e del vice Tommaso Sodano, anticipata dal Mattino, è infatti di rendere note le generalità di tutti coloro che verranno multati per aver commesso reati ambientali e illeciti amministrativi. In che modo? Pubblicando ad esempio periódicamente sul sito internet dell`ente i nomi dei colpevoli oppure consegnando un bollino verde ai commercianti che rispettano le regole ed uno rosso a coloro che non collaborano o ancora boicottando simbolicamente i recidivi. Prima di partire con l`iniziativa, la giunta ha annunciato di voler chiedere un parere al garante della privacy che fa sapere di non essere ancora stato consultato in merito: «Come già avvenuto nel caso del Comune di Salerno, che vuole intraprendere un`iniziativa analoga, l`Autorità esprimerà le sue valutazioni non appena sarà richiesto il suo parere, verificando innanzitutto i presupposti legislativi e regolamentari in base ai quali il Comune di Napoli intenderebbe diffondere i dati personali delle persone multate - scrive ancora l`ufficio del garante - Specifiche indicazioni riguardo alla pubblicazione di dati in Internet da parte di soggetti pubblici, anche con riferimento all`indicizzazione nei motori di ricerca, sono comunque contenute nelle linee guida sulla pubblicazione e diffusione sul web di atti e documenti della pubblica amministrazione, emanate dal garante nel marzo 2011 ».
Sodano difende l`iniziativa dell`amministrazione comunale: «Abbiamo già sollecitato i nostri uffici a richiedere un parere all`Autorità, cosa che probabilmente avverrà ufficialmente nelle prossime ore - spiega - Siamo intenzionati, fatti salvi i diritti delle persone, a rendere pubbliche le generalità di chi non rispetta le regole e danneggia l`immagine della nostra città. Stiamo lavorando per voltare pagina rispetto al passato e la maggior parte dei napoletani sta facendo la propria parte. È ingiusto vanificare questi sforzi a causa di una minoranza». Accanto a ciò la giunta de Magistris intensificherà la tolleranza zero attraverso le multe (da aprile a giugno ne sono state comminate 600 con sanzioni che arrivano fino a 500 euro), il controllo del territorio affidato ai volontari ambientali e il pugno di ferro contro i recidivi (per i locali è prevista addirittura la sospensione di un giorno dalle attività). Inparallelo si cercherà di potenziare la campagna di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole, per costruire passo dopo passo una nuova cultura ecologista. Un esperimento del genere è stato avviato dal sindaco di Salemo Vincenzo De Luca che, proprio affidandosi alla tolleranza zero (multe salatissime e bocciature pubbliche), ha avviato una rivoluzione «verde»: in pochi mesi la differenziata porta a porta ha raggiunto il 70 per cento ottenendo riconoscimenti dal mondo ambientalista.