Le ipotesi Indagini sull`ufficio fogne del Comune ma anche sui cantieri locali

Vasca colma di liquidi tossici sequestro choc sul lungomare

Scoperto uno sversatoio abusivo con 120mila litri di liquami
14 luglio 2012 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Sotto quel tombino ci sono 120milalitri di liquami, di rifiuti non meglio specificati. Una vasca colma di melma, Â tra il Lungomare di via Caracciolo, all`altezza del consolato Americano, e lo specchio d`acqua che di recente ha ospitato l`America`s cup. Indagine della Procura, blitz dei carabinieri, scatta il sequestro, in corso accertamenti.
Via Caracciolo sotto i riflettori, c`è un punto interrogativo: chi ha sversato 120mila litri di liquami in una vasca concepita solo per raccogliere acqua piovana? Poi ci sono altri punti interrogativi: cosa sarebbe accaduto con un acquazzone in città? Cosa sarebbe accaduto se, cambiate le condizioni climatiche, quella melma fosse tracimata? Inchiesta condotta dai pm Giovanni Corona e Henry John Woodcock, due magistrati che appartengono a pool differenti, che si ritrovano di fronte allo stesso materiale investigativo: entrambi indagano su vicende riconducibili alla zona di Mergellina, erano alle prese con piste differenti, ma poi finiscono col ritrovarsi sullo stesso punto: quell`ampio serbatoio nascosto sotto quel tombino, quel cuscinetto di 120mila litri di melma, su cui va fatta chiarezza. Qualche giorno fa le prime immersioni dei carabinieri in muta da sub, i primi accertamenti subacquei, qualche analisi e la decisione di procedere di iniziativa, con un sequestro della zona per getto pericoloso di cose nei confronti di ignoti.
Al di là di fotografie e prelievi, èbastato un dato a spingere i pm a sequestrare una fetta di marciapiede: uno dei sommozzatori aveva provato ad avvicinarsi alla vasca e la sua muta è stata immediatamente danneggiata. A galla c`erano delle chiazze bianche, giù in profondità invece quella materia ha sprigionato qualcosa di tossico, che ha «bruciato» l`attrezzatura subacquea di uno dei militari in ispezione. Scattano i sigilli, ma anche i controlli da parte dei militari agli ordini del luogotenente Tommaso Fiorentino e del capitano Federico Scarabello, mentre dal Comune partono le contromosse per svuotare la vasca di spurgo. Guai a seminare allarmi, specie in un periodo in cui il caldo di stagione spinge migliaia di cittadini ad azzardare un tuffo nei pressi di Rotonda Diaz (zona giudicata balneabile), ma à attenzione resta altissima. Si cerca di stabilire cosa ha riempito quel serbatoio. Possibile che sia solo acqua piovana? O è invece più logico pensare che quella zona sia stata usata come sversatoio abusivo? Indagine ad ampio spettro, al momento sembra evidente che il tasso di acidità sia particolarmente elevato, al punto tale da imbiancare e corrodere una parte di costa. Facile a questo punto immaginare lo spettro dell`inchiesta. Riflettori che dal mare e dai tombini di via Caracciolo si spostano verso gli uffici degli enti locali. Dal mare al Palazzo, puntando dritto all`ufficio manutenzione fognaria del Comune. Anche in questo caso, qualche domanda è doverosa: quando è stato realizzato l`ultimo intervento dibonifica in quella zona? La presenza di 120mila litri di liquami era stata segnalata agli uffici competenti? Erano stati inoltre segnalati interventi di cantieri o di attività industriali nella zona? Stando a una rapida ricognizione, l`area è stata interessata in questi anni dai cantieri della Metropolitana e, più di recente, dalla kermesse dell`America`s cup. Errato anticipare profili di responsabilità, l`attenzione punta comunque a chiudere il cerchio attorno all`ultimo scempio riscontrato a Napoli in materia di rifiuti e sversamenti illeciti.

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