Differenziata e impianti tutti i flop nel sacchetto
Un sistema ancora troppo fragile, con l`incubo di una nuova emergenza sempre dietro à angolo. Ad un anno dall`insediamento del sindaco Luigi de Magistris e della sua giunta a Palazzo San Giacomo, Napoli non è più sommersa dagli odiati cumuli di rifiuti che nelle estati precedenti assediavano puntuali strade e palazzi. Maiproblemi restano perché dal punto di vista strutturale i tanti (troppi) nodi non sono stati ancora sciolti: dalla mancata apertura di nuove discariche al braccio di ferro sul termovalorizzatore uno ai ritardi sulla differenziata. Esimoltiplicano i rischi di ricevere la maxi-multa dell`Unione europea. L`unico passo in avanti, dopo una diffìcile trattativa rallentata anche dalle lungaggini burocratiche, riguarda la possibilità di spedire via mare i rifiuti in Olanda: da sei mesi vengono trasferiti a bordo delle navi quelli trattati mentre nelle prossime settimane lo stesso iter potrà essere seguito con il tal quale.
Non e` è la crisi, però la dita appare comunque sporca agli occhi di napoletani e turisti. Colpa delle mini-discariche abusive che dalla periferia ai quartieri collinari continuano a deturpare l`immagine di una Napoli che sta faticosamente cercando di voltare pagina. In questi giorni il Comune ha censito 66 siti che abitualmente sono preda di sversamenti selvaggi, spesso compiuti da professionisti dello smaltimento illecito. Una pratica, questa, talmente diffusa da spingere nel 2008 Ã allora governo Berlusconi e l`exsottosegretario Guido Bertolaso ad adottare il pugno di ferro prevedendo l`arresto in flagranza di reato. Così de Magistris e il vicesindaco Tommaso Sodano hanno deciso di dichiarare guerra a chi non si adegua alle regole: per i locali che non rispettano gli orari di deposito dei sacchetti scatta primalamulta e poi (in caso di recidiva) la chiusura di un giorno.
Ma come vengono smaltiti i rifiuti in altre città italiane? A Torino gli sforzi compiuti sono stati premiati: porta a porta, gestito dalla società Amiat, riguarda oltre 400mila abitanti con una media che oscilla nei 12 quartieri interessati tra il 43,2 per cento e il 70,8percento;nelle restanti zone la differenziata arriva invece al 31,2per cento. La città guidata dal sindaco Piero Fassino ha una propria discarica, che sorge in via Germagnano, nella zona nord: nel sito di Basse di Stura, considerato tra i più avanzati d`Italia e d`Europa dal punto di vista tecnologico, è presente anche il vecchio impianto, dismesso nel 1983 e già riconvertito ad area verde (parco della Marmorina). Complessivamente occupano circa 23 milioni di metri cubi e si estendono su una superficie di 890mila metri quadrati. A Torino sono inoltre attivi una piattaforma di raccolta del legno, impianti di biogas e compostaggio ed è stato sperimentato un progetto di utilizzo di pannolini lavabili. Nel territorio comunale sono in corso, infine, i lavori di realizzazione di un termovaiorizzatore che accoglierà il residuo della raccolta differenziata. A Firenze il mix vincente è offerto dalle elevate percentuali di porta a porta e dalla presenza dell`inceneritore di Case Passerini, utilizzato da 12 comuni che hanno siglato un accordo di incremento progressivo della differenziata. La Provincia di Firenze ha deciso di piantare 24mila alberi nell`area del termovalorizzatore per migliorare la qualità dell`aria e la vivibilità. A Bari la raccolta, effettuata soltanto in alcune zone, è ferma al 23,6 per cento: per rilanciarla l'amministrazione comunale ha avviato un sistema di incentivi - «Chi differenzia ci guadagna» - attraverso l`impiego di una tessera a punti, accompagnato da una massiccia campagna di sensibilizzazione. I lavori per dar vita all`inceneritore di Modugno procedono a singhiozzo ma lo smaltimento viene garantito grazie auna serie di discariche. Proprio quelle di cui Napoli e gli altri comuni della Campania non vogliono neppure sentir parlare.
Raccolta Servizi da potenziare poche risorse e bandi al palo
Il Comune è pronto da tempo a far partire i bandi perampliare il porta a porta ma non ha le risorse necessarie. Ieri il vicesindacoTommaso Sodano ha incontrato il ministro dell`Ambiente Corrado Clini che si è impegnato a sbloccare in tempi rapidi i 5 milioni di euro promessi per il porta a porta a Napoli. L`assessore regionale Giovanni Romano si è detto pronto a stanziare un acconto su 8 milioni per consentire alla giunta de Magistris di procedere con i bandi. Nonostante le difficoltà economiche, con investimenti mirati esforzi enormi, in un anno la differenziata ha raggiunto il 26 per cento. Il tutto grazie anche alla collaborazione di una parte degli abitanti. Ora la priorità è estendere al più presto la raccolta a tutto il territorio partenopeo. Da qui l`appello delle istituzioni al governo a rivedere i tetti del patto di stabilità e a mettere a disposizione proprie risorse come annunciato nei mesi scorsi dallo stesso ministro Clini.
Discariche Sversatoi zero punto critico del sistema
Prima di rassegnare le dimissioni, l'ex commissario Nunzio Vardè ha messo a punto un piano per l`apertura di nuovi sversatoi. Nell`elenco non figurano siti nel Comune di Napoli. Secondo Vardè, infatti, non è tecnicamente possibile individuare aree in cui attrezzare una discarica. È così tramontata l`ipotesi di intervenire di nuovo nel quartiere di Chiaiano. Peraltro il sindaco e la sua giunta, così come i residenti, ritengono che dopo la devastante esperienza dello sversatoio di Pianura si debbano trovare soluzioni alternative. Il punto è che neppure nell`hinterland si è fatto nulla per attrezzare aree idonee. Anche per questo il commissario ha gettato la spugna. E ora? È questo uno dei punti più critici del piano e quello che preoccupa più di tutti la Regione, in particolare il governatore Stefano Caldoro e l`assessore Giovanni Romano. Per la mancanza di discariche la Campania e lo Stato italiano rischiano maxi-sanzioni dall`Unione europea che sta vigilando sullo stato di attuazione del programma anti-emergenza.
Termovalorizzatore il Comune dice no I1 sito alternativo c`è solo sulla carta
Prima di rassegnare le dimissioni, l`ex commissario Nunzio Vardè ha messo a punto un piano per Ancora troppe incertezze si registrano sul destino del termovalorizzatore. L`amministrazione comunale è stata chiara: non si farà a Napoli Est. E allora si sta lavorando senza sosta per trasferire l`impianto a Giugliano. Le istituzioni, anche in questo caso, sperano di far quadrare il cerchio con il gioco di squadra. La trattativa con A2A resta difficile ma a Palazzo Santa Lucia si cerca di essere ottimisti. Da questo traguardo (oltre che dall`apertura di nuove discariche e dall`incremento della raccolta differenziata) dipenderà l`esito della procedura di infrazione avviata a Bruxelles proprio sulla Campania. Il punto è che, anche se si riuscirà a raggiungere un`intesa sull`inceneritore e si partirà con i lavori, per realizzare l`impianto ci vorranno almeno treanni. Un periodo troppo lungo. E resta da sciogliere il nodo delle ecoballe. Per bruciarle ci vorrebbe troppo tempo e un impianto ad hoc.
Spazzamento Riparati i mezzi ma le strade ancora non brillano
Lo spazzamento è uno dei talloni d`Achille di Napoli. Molti residenti, in numerosi quartieri, lamentano infatti la scarsa attenzione alla pulizia quotidiana di strade e piazze. Per questo motivo l`amministrazione comunale è corsa ai ripari e, d`intesa con l`Asia, si è adoperata perii potenziamento del servizio aumentando il numero di operatori ecologici. Non aiuta a mantenere la città pulita il problema dei camion danneggiati o guasti: dei 140 automezzi dedicati alla raccolta, molti erano fuori uso. La giunta de Magistris, con l`ausilio di un gruppo di meccanici, è riuscita a ripararne la metà. Un passo in avanti ma non ancora sufficiente. Sul territorio non tutti collaborano: molte famiglie e numerosi operatori commerciali non rispettano le regole e contribuiscono così ad alimentare lo stato di degrado in una città che sconta i problemi egli errori del passato. Crucialeè l`impiego di nuovi mezzi: a giorni andrà in funzione la spazzatrice speciale per pulire le zone del centro che, più di altre, soffrono sul fronte ambientale.
Abusivi Città-pattumiera dall`hinterland depositi selvaggi
Sono 66 le mini-discariche abusive censite dal Comune di Napoli. Si tratta di luoghi in cui abitualmente professionisti dello sversamento fuorilegge e cittadini incivili scaricano qualsiasi tipo di rifiuto. Numerosi anche coloro che, dai comuni dell`hinterland, depositano i sacchetti nelle zone di confine. Particolarmente colpite l`area orientale e i quartieri collinari. Ma la giunta de Magistris ha deciso la linea della tolleranza zero. Inprima linea c`è il vicesindaco Sodano: «Vigileremo e puniremo i colpevoli - annuncia - C`è bisogno della collaborazione e dell`impegno di tutti per mantenere la nostra città pulita». Ieri la giunta ha approvato una delibera che prevede il coinvolgimento di squadre di volontari per il controllo del territorio. È il primo passo di una massiccia campagna di tutela dell`ambiente all`ombra del Vesuvio. Multe salate nei confronti di chi sversa i rifiuti fuori dagli orari consentiti. L`obiettivo è evitare l`accumulo di spazzatura per rendere la città più pulita.
Trattamento Compostaggio a tappe forzate Partite le gare Sono 66 le mini-discariche abusive censite dal Comune di Napoli. Si tratta di luoghi in cui Dopoanni di attesa sono finalmente partite le gare per il compostaggio. La sfida del sindaco Luigi de Magistris e del vice Tommaso Sodano è realizzarne tré in città. In questo modo sarà possibile produrre compost direttamente a Napoli con i rifiuti organici raccolti dalle famiglie grazie al porta a porta. Finora, infatti, i sacchetti contenenti materiale organico non sono utilizzati nel capoluogo partenopeo proprio per la mancanza di impianti ad hoc. Un ritardo enorme accumulato dalle precedenti giunte comunali. Anche in questo caso il problema sono i tempi. U na volta affidati gli appalti, si dovranno iniziare i lavori e sperare che non ci siano intoppi o rallentamenti. Solo allora Napoli potrà finalmente mettere un tassello fondamentale per completare il ciclo dei rifiuti. Producendo compost, Palazzo San Giacomo potrà inoltre incassare risorse preziose da destinare al potenziamento della differenziata porta a porta.