Rifiuti, stop di un giorno ai locali che sporcano
Napoli è corne Calimero: è sporca, ma non è nera. Nonostante questa certezza, è, però, condannata da una forma di razzismo ambientale. È la zella apparentemente inestirpabile, perché annidata ormai persinò nelle coscienze oltre che per le strade, alla luce del sole spietato di questo torrido luglio. La città, rispetto alle estati passate è più pulita, lo riconoscono tutti, basta fare un giro. Nelle zone turistiche (forse con l`eccezione di alcuni angoli di via Toledo), non ci sono le montagne di saccheta a piede libero. O meglio, ce ne sono poche e in certe aree specifiche, dove magari fanno capolino le famigerate blatte rosse. Non è l`emergenza drammatica che fece il giro del mondo, ma i disagi persistono e divengono insopportabili, perché più visibiliin un contesto che sembra in via di risanamento. Il vicesindaco, Tommaso Sodano con la delega all`Ambiente, ha il telefono bollente, come se non bastasse Minosse. «Abbiamo rimesso a posto una metà dei 140 camion fùoriuso» spiega. «E dopo la firma del contratto già dalla prossima settimana ripartiranno le navi per l`Olanda». Non ci sarà bisogno di andarsi a incatenare a Roma, quindi. «Quella minaccia è servita ad aprire un tavolo con il ministro dell`Ambiente, Corrado Clini».
Restano i problemi strutturali, i soliti, incancreniti nodi, che fanno procedere come dei funamboli con la gente sotto che incita a buttarsi giù. Ogni giorno potrebbe essere a rischio, basta che si inceppa una rotella. «È sufficiente che qualche sconsiderato butti nei cassonetti un pezzo di marmo, come spesso è successo» aggiunge Sodano «per mettere fuori uso un compattatore, oppure dei pannolini di pazienti in chemioterapia messi nell`indifferenziato possono fermare per alcuni giorni uno Stir». Nei prossimi giorni dovrebbe entrare in funzione la prima spazzatrice speciale per togliere cartacce agli angoli delle strade, quella patina insevata che rende tutto lurido. La stanno sperimentando aFuorigrotta. Ma soprattutto oggi sarà approvata la delibera che istituisce le guardie ambientali. Saranno 50 volontari che gireranno inborghese o in divisa per Napoli e segnaleranno le trasgressioni. Il gesto strafottente più frequente, diffuso in ogni quartiere di Napoli (nobile o snobile che sia) è il conferimento di sacchetti fuori e dentro i cassonetti a tutte le ore del giorno. Da un po` di mesi sono previste sanzioni ancora più salate. Intorno ai 500 euro, con uno sconto se pagate subito. In tre mesi sono state elevate circa 500 multe.
Nel mirino soprattutto ristoranti e negozi. «L`abitudine diffusa» commenta il vicesindaco «è mettere fuori, spesso semplicemente sul marciapiede di fronte, già nel primo pomeriggio, buste con gli scarti di cucina, ma anche lattine vuote, invece di tenerle, fino all`ora stabilita, nei retrobottega». Su questo andazzo le guardie ambientali torneranno di grande utilità, oltre che nelle segnalazioni di smaltimento di rifiuti speciali e ingombranti che è pesante nelle periferie, lungo le strade secondarie, ma anche in alcuni vicoli dei Quartieri Spagnoli o nei Decumani. Per negozi e ristoratori che smaltiscono in modo scorretto e dannoso, al secondo verbale, oltre la sanzione pecuniaria, scatta la chiusura per un giorno dell`attività commerciale. «Ci sono stati dei casi» sottolinea Sodano «ma gli effetti si vedranno tra qualche settimana, perché molti ristoranti sono stati già multati una prima volta». Al secondo fallo ambientale, il cartellino giallo diventa rosso. Fermi un giro.