I rifiuti tossici e l`aumento dei tumori

11 luglio 2012 - Domenico Forziati
Fonte: Il Mattino

NAPOLI Caro Direttore, i dati epidemiologici relativi all`aumento delle neoplasie e delle malformazioni congenite in Campania sono stati pubblicati dall`Organizzazione Mondiale della Sanità già nel febbraio del 2008. Si tratta di dati veramente impressionanti: le neoplasie del fegato, per citare un esempio, sono aumentati del 24%. Come si può leggere nel rapporto, vi è un nesso dimostrabile tra l`aumento di queste patologie e la presenza nel sottosuolo di veleni e sostanze cancerogene, che provengono dall`interramento di rifiuti tossici da parte della malavita organizzata. La zona più colpita è il cosiddetto triangolo della morte, una fetta di territorio compresa tra il nord della provincia di Napoli ed il Casertano, che, da sempre, funge da discarica per le industrie del nord.
La catastrofe ambientale è così grave che Gerardo Marotta ha definito questa area la nuova Hiroshima. Nonostante la situazione sia ben nota, nessun provvedimento è stato adottato dalle istituzioni competenti, che sui fatti mantengono il più assoluto riserbo. Si tratta, senza dubbio, di un problema che si ha paura ad affrontare perché non esistono soluzioni a buon mercato (non è questione di rimuovere qualche sacchetto di spazzatura). Anche se si riuscisse a bloccare lo sversamento illegale dei rifiuti tossici, si deve, poi, risanare il suolo e le falde acquifere, un`operazione che può richiedere decine d`anni. Nel frattempo, come si fece, a suo tempo, nelle città giapponesi devastate dalla bomba atomica, si dovrebbe evacuare la popolazione e militarizzare l`intera zona. Si tratta di misure eccezionali, che comportano molte difficoltà perché bisogna assicurare una nuova casa e nuove fonti di sostentamento alle persone, ma non possono esservi dubbi sul fatto che la salute della gente sia molto più importante di qualsiasi patto di stabilità e dei vari piani di rientro.

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