Veleni nel sito, inchiesta su Macchia Soprana
La Superprocura indaga sulla discarica di Macchia Soprana, uno dei più grandi invasi regionali, capace di offrire una ricezione potenziale per oltre 95mila tonnellate. Un fascicolo è stato trasmesso in via d’urgenza dal distretto di Salerno agli uffici giudiziari del Centro direzionale di Napoli. Il processo è stato trasmesso al procuratore Giovandomenico Lepore, come accade per tutti i fascicoli che riguardano la gestione commissariale dell’emergenza rifiuti, che ha poi provveduto ad assegnarlo in codelega a due pm della cosiddetta Superprocura: su Macchia Soprana ora indagano i due sostituti Milena Cortigiano e Antonio D’Alessio, entrambi in forza al pool coordinato dall’aggiunto Aldo De Chiara. Un’inchiesta che ipotizza, al momento, il reato di sversamento abusivo, alla luce delle condizioni in cui sono state trovate alcune vasche della discarica. Nell’informativa indirizzata dagli uffici giudiziari del distretto salernitano (che comprende le Procure di Salerno e di Vallo della Lucania) a Napoli si parla «condizioni allarmanti», a causa di continue perdite di percolato. Uno scenario preoccupante, anche per l’importanza strategica del grande invaso. Appena due giorni fa, è stato il generale Franco Giannini a parlare di Macchia Soprana, a margine della conferenza stampa tenuta a Napoli dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi sullo stato dell’emergenza rifiuti in Campania. L’ufficiale dell’Esercito a cui spetta il compito di traghettare la regione fuori dall’emergenza ha precisato che il piano anticrisi si regge proprio sulle vasche di Serre, che offrono un residuo di 95mila tonnellate di rifiuti. L’inchiesta della Superprocura ora punta a fare chiarezza sulla gestione dell’invaso, ma anche sul suo futuro utilizzo. Decisiva a far scattare l’inchiesta, una consulenza dei tecnici Arpac, che nelle ultime settimane hanno attestato le perdite di percolato e di materiale di risulta dalle vasche di Serre. Il fascicolo era stato originariamente aperto negli uffici giudiziari del distretto di Salerno ed è stato poi trasferito negli ultimi giorni a Napoli, dove stanno confluendo tutti i processi relativi ai reati ambientali, secondo quanto stabilito dal decreto Berlusconi. Il processo su Macchia Soprana è stato indicato tra i fascicoli da trattare con procedura d’urgenza, viste le conclusioni fornite fino a questo momento da consulenti e polizia giudiziaria. Ora alla Procura regionale spetta il compito di portare avanti l’inchiesta. Secondo le nuove regole, un’eventuale istanza di sequestro (anche solo di parte della discarica) deve essere inoltrata al gip collegiale (formato da almeno tre magistrati) a cui spetta il compito di autorizzare eventuali provvedimenti cautelari.