Pustarza, autorizzata solo l’ apertura parziale
Non poteva mancare il colpo di scena finale. La prima vasca della discarica di Pustarza sarà utilizzabile solo in parte. E non da stamattina, come speravano i tecnici che lavorano assieme al Sottosegretario Bertolaso. La commissione di collaudo, che ha eseguito un sopralluogo in discarica durato oltre dieci ore, ha imposto all'impresa appaltatrice nuove prescrizioni. I lavori che consistono nella creazione di una barriera in argilla e pietrame all'interno della vasca, per ridurne l'utilizzo, sono stati avviati subito ieri sera e sono proseguiti per tutta la notte. Solo se conformi alle prescrizioni, l'impianto di Pustarza potrà cominciare a funzionare da stasera. Intanto sarà presidiato dai militari. La commissione di collaudo oggi sarà nuovamente nel cantiere. Ma, attenzione. I tecnici hanno stabilito che nel frattempo va deviata anche la rete idrica dell'Alto Calore e dell'Acquedotto Molisano che passa nelle adiacenze della prima vasca della discarica. In effetti non si tratta di un imprevisto. Il problema era stato sollevato già dalla commissione di monitoraggio e dai tecnici dell'Arpac , dell'Asl e Acquedotto Molisano che ieri hanno partecipato al sopralluogo assieme alla commissione di collaudo. «Prendiamo atto - sostiene il responsabile del cantiere, Liberato Imperato - della necessità di portare a termine questi nuovi lavori. Siamo in grado di eseguirli tempestivamente. Con l'attuale capienza c'è l’autonomia di un mese. Questo vuol dire che bisogna procedere speditamente anche alla deviazione delle condotte idriche». La volontà di aprire Pustarza si scontra con le regole che organi di controllo e garanzia previsti per legge sono obbligati a far rispettare. Poche ore, dunque, e Pustarza apre sicuramente. Al momento, però, è ancora incerto il percorso che i compattatori dovranno seguire. Di sicuro non transiteranno per Ariano e Savignano, mentre sembra sempre più probabile che seguano un percorso all'andata (da Casello Castel del Lago per Ciccotonno) e un percorso al ritorno (Orneta o versante foggiano) per non intasare le stesse strade. L'esito del sopralluogo di ieri è stato giudicato, ovviamemente, negativamente dalle associazioni ambientalistiche che intendono rivolgersi alla Magistratura perché siano rispettate le leggi in materia di costruzione di nuove discariche. Un appello al Sottosegretario Bertolaso rivolge, infine, il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, per due questioni rimaste in sospeso: i rimborsi ai proprietari terrieri e la sistemazione della viabilità. «Ci sono errori e difformità di trattamento - sostiene - nei confronti di coloro che hanno ceduto i terreni per consentire la realizzazione della discarica. Ho fatto presente ai nuovi collaboratori di Bertolaso queste esigenze, ma non mi sembra che si possa risolvere in tempi brevi il problema. Come pure invito lo stesso Bertolaso a venire in zona e a verificare che la rete viaria interessata dal passaggio dei compattatori non è certo idonea. Qualunque sia il percorso da seguire. In particolare nelle vicinanze della discarica. Mi riferisco alla provinciale n.10, alla strada di Ciccotonno e alla provinciale che tocca il versante foggiano».