Del Giudice: la differenziata non si ferma la città sarà pulita se si rispettano gli orari

La Sapna finisce i fondi: a rischio i viaggi dei rifiuti

Rallenta anche la rimozione:
Asia non ha più i soldi per riparare i camion rotti
6 luglio 2012 - Daniela De crescenzo
Fonte: Il Mattino

Più di duecento camion rotti rallentano gli interventi di Asia che non ha i soldi per ripararli. Contemporaneamente la Sapna non liquida le fatture per i trasferimenti in Italia e all` estero e gli olandesi minacciano di non accettare più le navi cariche di monnezza: la mancanza di fondi mette a rischio il già precario equilibrio del ciclo dei rifiuti nella provincia di Napoli. Chiariamolo bene: siamo lontanissimi dalle situazioni di emergenza degli anni passati. Ciononostante non mancano i campanelli di allarme. E suonano, anche se per motivi diversi, tutti la stessa musica: il problema è la mancanza di denari. Gli enti locali pagano con difficoltà i fornitori e molti minacciano di sospendere il servizio. Primi tra tutti i manutentori di Asia che non vengono liquidati anche da dodici mesi e che si rifiutano di lavorare gratis. Così solo tra il Vomero e Fuorigrotta sono settantaimezzi fuori uso. Nel complesso 240 tra compattatori e camion di diverse dimenzioni sono fermi in un autoparco che conta seicento veicoli.
Del resto i problemi della partecipata del Comune di Napoli vengono da lontano: l`azienda ha attualmente un buco di 20 milioni. Un miracolo se si considera che negli ultimi dieci anni ha accumulato crediti per 180 milioni dal Comune che è l`unico azionista. Nel 2011 Asia (che non ha ancora un contratto di servizio) doveva incassare 168 milioni, ne ha avuti 162 accumulando altri 6 milioni di crediti. Spiega il presidente dell`Azienda, Raffaele Del Giudice: «Noi costiamo 16 milioni al mese. Nonostante i grandi sforzi deU`amministrazione a gennaio e febbraio non abbiamo avuto un euro, da marzo in poi ci hanno datì intomo ai 14 milioni di euro al mese. Perciò per non fermare la differenziata siamo stati costretti a utilizzare per le spese correnti gran parte dei 43 milioni che avevamo incassato per gli investimenti». Il problema del Comune di Napoli, e di moltissimi altri enti locali, è l`altissimo tasso di evasione della Tarsu: più del 30 per cento dei possibili contribuenti non p aga. E questo capita anche per le multe, per gli affittì e per tutti quegli introiti che dovrebbero arrivare dai cittadini. Perciò l`amministrazione, con l`assessore al bilancio Riccardo Realfonzo, ha deciso di disporre la revisione straordinaria dei cosiddetti residui attivi, cioè quei soldi che sulla carta dovrebbero arrivare, ma che poi concretamente non vengono incassati.
Intanto la partecipata si arrangia come può. Cioè indebitandonsi e dissan guandosi con le banche: Asia paga ogni anno più di 3 milioni di interessi agli istituti di credito. Ciononostante la differenziata andrà avanti e sono stati disposti degli interventi straordinari. Dopo quelli in via Petrarca ed in via Manzoni, ne è partito un altro a Posillipo. E Del Giudice lancia un appello: «Per tenere la città pulita è fondamentale che la gente rispetti gli orari di conferimento».
Anche peggiore la situazione della partecipata della Provincia, la Sapna. Per ripianarne il debito il presidente Cesaro dovrà sborsare 15 milioni. E trovare un nuovo amministratore unico per sostituire Gian Franco Frassetto, nominato un mese fa. Il professore universivario era subentrato a Claudio Roveda nel luglio del 2011. Roveda, a sua volta, aveva preso a gennaio dello stesso anno il posto di Umberto Vecchione, che aveva sostituito il prefetto Catenacci coinvolto da un`inchiesta giudiziaria per vicende che non avevano a che fare con l`azienda. Oggi ci sarà un`assemblea dei soci e dovrebbe arrivare il nome del nuovo amministratore unico. Ma intanto nessuno ha il potere di firmare. E si aspettano nuovi fondi dalla Provincia che ha deciso il continuo lievitare della tassa di smaltimeno: nel giro di meno di due anni è passata dagli iniziali 116 euro a tonnellata agli attuali 147,9 euro.

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