L`UNIONE EUROPEA NON È PIÙ DISPOSTA AD ATTENDERE

Napoli, riecco l`incubo rifiuti

Ritardi su tutti i fronti In arrivo una maxi-multa da 500mila euro al giorno
28 giugno 2012 - LINO ZACCARIA
Fonte: La Discussione

C`era da aspettarselo. L`Unione europea non ne può più delle tattiche dilatorie campane sui rifiuti e minaccia decisioni che potrebbero rivelarsi esiziali per le già asfìttiche casse regionali.
Il Parlamento europeo, infatti, ha invitato la Commissione a utilizzare tutti i suoi poteri «proponendo un nuovo ricorso volto alla condanna al pagamento di sanzioni pecunarie»: Che tradotto in soldoni equivale ad una maxi multa che costerà ai cittadini della Campania 500mila euro al giorno. Evidentemente le assicurazioni prospettate dalle autorità italiane non hanno sortito gli effètti tranquillizzanti sperati.
La decisione del Parlamento europeo risale al 3 febbraio, ma è stata pubblicata sulla Gazzetta del 22 giugno e solo in queste ore è diventata di pubblico dominio. Ora il pallino passa nelle mani del commissario all`Ambiente Janez Potocnick, che è in trasferta in America Latina, ma che non appena rientrerà in sede non si farà certo scrupolo di dare esecuzione al suggerimento che gli viene dal Parlamento.
L`intervento del Parlamento europeo può provocare anche un imme diato ulteriore effetto a cascata che contribuirà a rendere più fosco il futuro: il blocco, nei fatti, dei 145 milioni stanziati dall`Europa e destinati ai piani per la differenziata.
Le contestazioni presenti nella risoluzione di Bruxelles con la quale si invita la Commissione a proporre ricorso contro l`Italia alla Corte di Giustizia per i rifiuti della Campania sono varie: non è possibile eliminare le ecoballe, una bomba a cielo aperto che avvelena l`hinterland; persisitono preoccupazioni sull`eliminazione delle ceneri tossiche derivanti dall`inceneritore di Acerra, minimi i progressi registrati nel ricclaggio; persistere del sistema dei commissariamenti che implica mancanza di trasparenza e vigilanza, presenza di discariche illegali e rischio di contaminazione dalla discarica di Chiaiano.
In questo scenario tutto negativo un parziale soccorso giunge, almeno temporaneamente, dal ministero dell`Ambiente che non ha consegnato al Consiglio di Stato il parere sulla "qualità" dei riliuti. Se lo avesse fatto ed avesse anche stabilito che quelli usciti dagli stir non sono rifiuti speciali (condizione indispensabile è che lo siano) si bloccherebbero immediatamente tutti i trasferimenti di spazzatura fuori regione. Con quali conseguenze è facile intuire. Il tutto mentre il sindaco di Napoli De Magistris continua ad opporsi al termovalorizzatori e programma un sito di compostaggio nell`area della nuova Bagnoli!

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