Super-multa più vicina il ministero salva i viaggi
La multa dell`Europa incombe sulla Campania, ma una mano arriva dal ministero dell`ambiente. Il dicastero dopo sei mesi non consegna al consiglio di Stato il richiesto parere sulla qualità della monnezza e di fatto permette il protrarsi dei viaggi dei rifiuti. «L`avvocatura dello Stato nonha giudicato sufficiente il parere prodotto dall`Ispra» fanno sapere da Roma. Se il tribunale amministrativo avesse deciso che quelli usciti dagli stir non sono rifiuti specialiitrasferimenti nelle altre regioni si sarebbero bloccati e il verdetto di Bruxelles sarebbe stato pronunciato con i cassonetti traboccanti.
Il ministero, stretto tra la Campania e le altre regioni, ha invece deciso di non decidere e di fatto ha permesso il protrarsi di uno status quo contestato (almeno sulla carta) dagli amministratori del Nord. La scorsa settimana l`assessore regionale lombardo all`ambiente, il leghistaDaniele Belotti, aveva chiesto al ministro Clini lo stop al conferimento dei rifiuti di Napoli all`impianto Rea di Dalmine (Bergamo). E del resto più volte i governatori di mezz`Italia avevano sottolineato la necessità che la Campania smaltisse da sola la propria monnezza. Una tesi contraddetta dai proprietari degli impianti che finora hanno intascato almeno una trentina di milioni.
A luglio dello scorso anno la regione Puglia aveva fermato i munnezza tour, la Italcave che accoglieva la spazzatura made in Campania aveva presentato ricorso al Òàã sostenendo che quelli arrivati dagli impiantì di trito vagliatura sono rifiuti speciali e quindi possono viaggiare senza accordo tra amministrazioni. Il tar aveva fermato i viaggi: a terra si erano accumulate migliaia di tonnellate di spazzatura. La ditta aveva presentato appello al Consiglio di Stato che aveva concesso la sospensiva e si era preso sei mesi di tempo per decidere chiedendo intanto un parere al ministero dell`ambiente. Ieri la relazione non era stata ancora consegnata e quindi il Tribunale ha rinviato tutto a novembre.
I cassonetti vuoti basteranno a convincere la commissione europea a tenere ancora sospeso il deferimento alla corte di giustizia? Non è detto. Attualmente a Bruxelles si sta esaminando il documento arrivato dalla Campania il 27 aprile. Un documento che lascia aperti molti interrogativi a cominciare dall`incerto destino dei termovalorizzatori per finire con la mancata apertura delle discariche passando per il fallito avvio degli impianti di compostaggio e il sempre rinviato decollo della differenziata. Il gioco dei veti incrociati ha finora impedito la realizzazione del piano regionale e il 22 giugno sulla Gazzetta ufficiale europea è stato pubblicato un durissimo documento, redatto a febbraio dal Parlamento. Un documento che nonha certo meravigliato politici e amministratori «Non ci nascondiamo che la situazione è difficile - ha detto ieri il governatore Stefano Caldoro - Non entro nel merito perché il lavoro che stiamo facendo è duro, ci sono difficoltà nell`ambito delle scelte dei Comuni ai quali non possiamo sostituirci». E poi ha sottolineato: «L`impiantistica primaria compete allaAmministrazioni comunali, sono loro che devono definire le aree disponibili per gli impianti primati e secondari». A stretto giro la replica di Peppe Russo, capogruppo del Pd al consiglio regionale della Campania che sostiene: «II rischio sempre più certo, di una sanzione europea per la condizione in cui versa il sistema dei rifiuti in Campania, nonsipuò liquidare affermando che la responsabilità è tutta nelle mancate scelte dei Comuni. Il presidente Caldoro, così facendo, dice solo una parte della verità. Lo stato dei servizi pubblico locali richiede ormai una nuova governance: si apra un confronto, in primo luogo nel Consiglio, e si proceda spediti verso un riordino di poteri e di competenze degli enti locali». DalTeuroparlamentare Enzo Rivellini (Ppe) arriva un appello alla collaborazione istituzionale a suo parere necessaria per evitare il baratro di una multa che pottebbe assorbire il già magro bilancio regionale «Ora è tempo che gli europarlamentari italiani di tutti i partiti - dice - in particolare quelli eletti nella circoscrizione Italia meridionale, seguano una strategia comune indicata dal governatore Caldoro per evitare le sanzioni all`Italia e la tragedia più nera alla Campania».