Pianura, torna lo spettro dei cumuli

25 giugno 2012 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Tra Pianura e Seccavo l`emergenza rifiuti pare non essere mai finita, o almeno quanto affermano le Istituzioni, a riguardo della città tornata con le strade libere dall`immondizia, rappresenta una chimera. Il dossier realizzato infatti dall`associazione "Salute e Ambiente" in tal senso parla chiarissimo. Non solo semplici comunicati e parole, dunque, bensì decine e decine di immagini scattate lungo una buona porzione della periferia occidentale, tra i quartieri popolosi che insieme compongono la nona Municipalità del capoluogo partenopeo. Insomma, il messaggio lanciato dall`onlus è deciso, tant`è che il presidente Angelo Ambrosino, dopo aver girato in lungo ed in largo tra le vie dei quartieri, ha deciso di scrive una lettera rivolgendosi con un certo temperamento agli enti locali per denunciare quanto avvista quotidianamente tra le strade di periferia. La missiva, infatti, con tanto di immagini allegate e di segnalazioni punto per punto delle aree ancora cariche di immondizia, è di fatti finita sulla scrivania del sindaco Luigi de Magistris, del presidente della nona Municipalità, Maurizio Lezzi, e della direzione di Asia, la partecipata ambientale di Palazzo San Giacomo che dovrebbe provvedere appunto a rimuovere i cumuli riapparsi da non poco tempo tra Pianura e Soccavo. Tra le condizioni definite peggiori dall`associazione che tra l`altro ha sede proprio all`interno dell`ospedale San Paolo di Fuorigrotta c`è quella relativa a via Montagna Spaccata, arteria centrale di Pianura e sempre tra quelle maggiormente colpite durante le fasi più cruente dell`emergenza rifiuti. «Qui - scrive il presidente Ambrosino - dal tratto che va dall`Ufficio Postale fino alla rotonda Don Giustino c`è da evidenziare la mancata pulizia e manutenzione dei tombini completamente otturati». Insomma strada a rischio allagamenti davanti ad una precipitazione. Sempre in via Montagna Spaccata, stavolta in direzione Pozzuoli - «sono presenti delle mini-discariche - si legge ancora all`interno del dossier - formate da materassi, legno, materiali di risulta, spazzatura e vetro. Inoltre sono visibile pure aiuole abbandonate su cui da diverso tempo non opera il servizio Giardini del Comune». Situazione difficile anche in via Pallucci: «All`altezza della scuola media e del campo sportivo, infatti - scrive l`onlus - alla base degli alberi ci sono autentici cespugli di erbacce che in alcuni tratti impediscono persino il passaggio dei pedoni, costretti a scendere dai marciapiedi ed a proseguire pericolosamente sulle carreggiate con il rischio di essere investiti dai veicoli». Su Pianura l`ultima segnalazione di "Salute e Ambiente" è invece relativa a via San José Maria Escrivà «dove c`è una discarica a cielo aperto con tanto di vetro ripetutamente frantumato e che finisce sulle carreggiate rendendo la circolazione particolarmente pericolosa per automobilisti e pedoni».

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