Pd e Pdl modificano la legge

La Regione respira: l'inceneritore non peserĂ  sui conti

14 giugno 2012 - Ro.Ru.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Il più contento alla fine è Stefano Caldoro che ha ringraziato in maniera bipartisan sia Paolo Russo (Pdl) che Tino lannuzzi (Pd), i due parlamentari campani che hanno fatto annullare all`unanimità in Commissione Ambiente e Affari costituzionali, la parte del decreto con cui il Governo aveva caricato sulla Regione Campania i 355 milioni di euro per l`acquisto del termovalorizzatore di Acerra da Impregilo, determinando così il raggiungimento dei limiti di spesa imposti dal patto di stabilità, con la conseguenza che di qui a qualche mese la Campania avrebbe dovuto alzare bandiera bianca e non poter spendere più un euro per finanziare progetti e altro. Adesso, invece, grazie all`abolizione del comma 4 articolo 3 del decreto per il riordino della Protezione civile, quella maxispesa è stata esclusa dai vincoli del patto di stabilità. «Un segnale concreto che conferma il lavoro fondamentale messo in campo dai parlamentari campani. Una decisione giusta» ha commentato Caldoro decisamente meno preoccupato di qualche giorno fa quando aveva lanciato l`ennesimo allarme sui conti regionali.
«Abbiamo rimediato a un errore — ha spiegato Tino lannuzzi — che per la verità il governo Monti ereditava dall`esecutivo Beriusconi. Dopo l`emergenza rifiuti nel 2008 e l`apertura dell`impianto di Acerra, il presidente del Consiglio dell`epoca non si e mai preoccupato di stabilire con una norma ad hoc la proprietà del termovalorizzatore e a chi spettasse pagarlo, di qui un vero e proprio pasticcio istituzionale che è arrivato fino a noi».
Soddisfazione ovvia anche da parte del Pdl Paolo Russo, si è annullata la definita «ammazzacampania». Si complimenta coi parlamentari campani anche la Cgil per l`esempio di «collaborazione istituzionale» auspicando che «possa rafforzarsi per superare tutti insieme la crisi».
Soddisfazione legittima per un pericolo evitato anche se, a ben guardare, non inatteso viste che Sta di fatto che in due delibere la Regione Campania, sempre con Caldoro, aveva detto si all`acquisto del termovalorizzatore di Acerra; che peraltro le è stata «imposta» per legge. Nella delibera 174 approvata il 4 aprile, la giunta regionale mostrava grande prudenza e precisava che «pur non essendo contraria, in linea di principio, all`acquisto della proprietà dei cespiti in menzione, riteneva imprescindibile che l`intesa fosse subordinata all`individuazione di una fonte di finanziamento alternativa alle risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013». Ð À5 maggio, invece, nella delibera 240, la giunta affermava che «si sono verificati i presupposti per rinunciare ai ricorsi» contro il decreto che le imponeva l`acquisto, «nel rispetto del principio di leale collaborazione con lo Stato che ha sempre improntato l`azione dell`amministrazione regionale».
Nella stessa giornata, però, il Consiglio dei ministri varava il decreto legge 59 intitolato «Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile» che non ammetteva deroghe al patto di stabilità regionale. Quindi il Governo Monti ha lanciato quello che a Napoli è arrivato sotto forma di siluro proprio mentre la Regione assumeva un atteggiamento fiducioso e accondiscendente. Forse sarebbe stato meglio, per Palazzo Santa Lucia, attendere 24 ore e leggere il reale contenuto del decreto.

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