Scarichi abusivi e rifiuti in mare, brusca frenata sul monitoraggio

Ancora nulla di definito sul depuratore a Napoli est
13 giugno 2012 - fr.pa.
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Aldilà del lungomare `liberato`, fiore all`occhiello sbandierato ai quattro venti dell`amministrazione comunale, sono molte le zone costiere che, a giudizio di una parte dei consiglieri comunali e del territorio, versano in condizioni di degrado. Su questo tema e sulle questioni che riguardano il Porto di Napoli si è riunita ieri la commissione Ambiente. Il presidente Attanasio ha ricordato lo stato di degrado in cui versano alcune zone, testimoniato da immagini di rifiuti galleggianti nelle aree antistanti il Borgo Marinari, ha sottolineato l`importanza di definire al più presto una serie di iniziative da mettere in campo per la rivalutazione del mare a partire da una serie di informazioni. "Servono controlli sul numero degli scarichi a mare, sul funzionamento degli spazzamare e la situazione ambientale", ha spiegato Attanasio. Le idee sono molte, dai percorsi turistici con battelli alla sensibilizzazione diretta dei cittadini alla tutela delle coste, con la consegna ai diportisti di un kit. con il retino raccogli rifiuti, un decalogo per tenere il mare pulito, un`informativa sulle sanzioni per i trasgressori, bicchierini in acciaio per limitare l`uso di queUi di plastica, che consenta di preservare la risorsa mare. Conferme ai problemi dell`area costiera dal dirigente dell`area istituzionale dell`Autorità Portuale, Stefano Pordani, che ha confermato la criticità costituita dagli alvei che scaricano attraverso il porto (17) che sono stati censiti con la Provincia di Napoli e sui quali, come confermato dal capitano Rosario Meo, responsabile del settore ambiente della Capitaneria di Porto, la vigilanza è attiva. "Si sta delineando un quadro completo della situazione degli scarichi", ha ribadito Meo. Porciani, invece, ha riferito che, "insieme al lavoro di dragaggio dei/ondali, si è completato il primo lotto di una nuova rete fognaria, civile e industriale, dal Molo Beverello al molo Pisacane che, con il secondo lotto e la costruzione di due depuratori, darà al porto un impianto fognario efficiente, autonomo dalle fogne cittadine". Rallenta, invece, la pulizia degli arenili dai rifiuti speciali, quasi tutti di provenienza edilizia. E` stata chiesta dai portuali e dai consiglieri una maggiore vigilanza sulla questione. Umberto Frenna, presidente provinciale di Assobalneari, ha annunciato "la disponibilità dei gestori dei lidi a dotare zone incustodite, come quella del parcheggio limitrofo al Lido Pola di Bagnoli, di un sistema di telecamere". Anche per Mario Morrà, presidente regionale del sindacato italiano balneari, quello deUa depurazione delle acque resta il problema principale della costa napoletana sollecitando anche decisioni sul destino del depuratore di Napoli Est. A difendere l`operato deBe isti; tuzioni è Antonio Carpenito, dirigente del Servizio Risorsa Mare, che ha spiegato come i depuratori funzionano e che molti sono stati gli interventi di pulizia di rifiuti "come avvenuto a Mergellina e a San Giovanni a Teduccio", e di "derattizzazione delle scogliere". Sul lungomare Caracciolo, liberato dalle auto sono stati installati di bagni e docce, all`altezza della Rotonda Diaz. Tanto resta ancora da fare.

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