Sindaci in rivolta: garantiteci le risorse non pagheremo i costi dell'inceneritore
I sindaci non ci stanno e alzano la voce. La vicenda del termovalorizzatore di Acerra rischia di travolgere i comuni già alle prese con gravi problemi finanziari per il taglio del trasferimenti statali. La Regione, se il decreto non dovesse cambiare, dovrà sborsare 355 milioni (a valere sui fondi Fas) per l`acquisto del contestato impianto di smaltimento dei rifiuti e quei soldi da qualche parte dovranno pure uscire. I sindaci hanno un sospetto, e cioè che a pagare siano i più deboli. Il sospetto lo esterna il presidente dell`Anci Campania Enzo Cuomo: «Temo che ci sia il solito gioco delle parti della filiera istituzionale: il governo scarica sulla Regione che a sua volta scarica sui Comuni e a pagare sono soprattutto quelli piccoli che rischiano di non riuscire a pagare nemmeno gli stipendi ai dipendenti». In sostanza, come lo stesso governatore Caldoro ha fatto capire, la Regione potrebbe chiudere i rubinetti dei trasferimenti agli enti locali. Il grido di allarme di Cuomo, sindaco di Portici, è condiviso da tutti i primi cittadini che per far quadrare i conti pòIrebbero essere costretti ad aumentare ulteriormente le tasse, a partire dalla Tarsu. «Il governo - osserva il presidente dell`Anci Campania - ha fatto una scelta illogica decidendo che quei fondi andassero a pesare sul tetto del patto di stabilità della Regione. La questione del termovalorizzatore è il segnale che nei rapporti con il governo Monti la Campania è un po' una Cenerentola. Dall`esecutivo arrivano solo slogan di politiche per il Sud. Pagavamo già prima con un Piano Sud vuoto di contenuti, ora ancora di più. La Campania ha perso peso politico e la questione del termovalorizzatore è emblematica perche paghiamo anche l`incapacità di dare soluzioni strutturali. Sì, i Comuni stanno incrementando la differenziata ma i nodi strutturali non sono stati ancora sciolti».
In prima linea nella crociata dei sindaci c`è Luigi de Magistris che da un lato si dice soddisfatto che «Roma stia guardando a Napoli come riferimento, come laboratorio per quello che abbiamo fatto per i rifiuti» ma dall` altro non nasconde la preoccupazione per gli effetti che potrebbe scatenare il decreto che impone alla Regione l`acquisto del termovalorizzatore di Acer ra. «Una cosa grave e non prevista e che appesantisce ulteriormente la situazione delle autonomie locali, della Regione e dei Comuni», dice il sindaco di Napoli che chiede al governo di fare la propria parte, a partire dal sostegno per la raccolta differenziata. «A questo - sostiene de Magistris - aggiungiamo che il ministro dell`Ambiente promise che ci avrebbe dato le risorse per continuare conilnostro cronoprogramma della raccolta porta a porta e non abbiamo visto ancora un euro. Ci aspettiamo molto di più nei confronti di Napoli, della Campania e del Mezzogiorno. Dal governo Monti ci aspettiamo di più, poi se le politiche non cambiano il giudizio sarà negativo».