L`Asìa: tre aree per il compostaggio Ma ora servono altri venti milioni
«Un dato inconfutabile è che da quando sono sindaco io non ci sono più rifiuti in strada» ieri il sindaco De Magistris è tornato in campo per difendere i risultati a suo parere raggiunti sul terreno dei rifiuti. E ha aggiunto: «Come spendere i soldi lo decide il Cda che è fatto di persone perbene, come il presidente Raffaele Del Giudice di cui sono fiero». Poi una puntata critica verso quello che è successo negli anni scorsi il sindaco, infatti, ha precisato che l`azienda lavora bene e che sta «togliendo le devianze del passato» senza però spiegare a cosa si stesse riferendo.
Sulla stessa linea il vicesindaco che ha sostenuto: «L`Asia è una priorità per questa amministrazione che nell`erogare i canoni mensili ha dovuto, purtroppo, fare i conti con un`eredità pesante causata dalle precedenti amministrazioni e con il taglio ai trasferimenti da parte del Governo e della Regione». In realtà la situazione appare complessa: la raccolta differenziata non riesce a superare per il momento la soglia del 25 per cento. L`obiettivo è raccogliere nel 2010 una media del 28 per cento arrivando a dicembre al 30 per cento, un risultato comunque ben lontano da quel 70 per cento promesso da De Magistris in campagna elettorale. Attualmente con il porta a porta si raggiungono 330 mila abitanti e si ricava il 70 per cento di materiale differenziato.
E anche per centrare l`obiettivo del 30 per cento servono soldi. Asia, che non ha e non ha mai avuto un contratto di servizio, ha bisogno di altri venti milioni. Ieri si è riunito il consiglio di amministrazione dell`azienda per discutere il programma di sviluppo della differenziata e il bando per il primo degli impianti di compostaggio da realizzare a Napoli. Tre le possibili localizzazioni: Bagnoli, Napoli nord e Napoli est. Si è discusso anche del budget. Asia costa ogni anno circa 180 milioni di euro: cifra che crescerà con l`incremento della differenziata. Ma il Comune ha stanziato solo 170 milioni e già ne deve ad Asia 35 per i canoni dei mesi passati. L`azienda finora ha attinto ai 43 milioni destinati agli investimenti, ma se entro la fine dell` anno non saranno aggiornati i canoni e questi non saranno pagati puntualmente ci sarà un buco nei conti.
Il problema centrale resta quello dei soldi: raccogliere con il porta a porta, infatti, costa intomo a 360 euro a tonnellata, 240 servono per il sistema della raccolta diversificata dei materiali coni cassonetti stradalee 120perl`indifferenziata.Emancando gli impianti di compostaggio si spendono altri 200 euro a tonnellata per mandare la frazione umida nelle altre regioni. Ma Sodano resta ottimista: «Nonostante tali difficoltà finanziarie, in questi mesi ci siamo impegnati per far si che il piano di ammodernamento (43 milioni di euro erogati dal Comune) e l`ampliamento del porta a porta potessero procedere: tanto che sono stati coinvolti oltre 100 mila abitanti nel servizio porta a porta nei quartieri Scampia e Posillipo, a cui si sono aggiunti in questi giorni i cittadini di Agnano e del Rione lieti, mentre sono stati acquistati nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti. Il Governo deve onorare gli impegni assunti dal ministro Prestigiacomo e confermati da Clini, e va superato il vincolo del patto di stabilità che grava sulla Regione per arrivare ad un assegnazione diretta dei fondi ai Comuni. Solfato così sarà possibile rispettare il cronoprogramma che ci siamo dati». Il rischio è che l`Unione europea invece di sbloccare i fondi decida di andare avanti con la procedura d`infrazione e di multare pesantemente la Campania.