Inceneritore, alleanza Confindustria-sindacati

Contrari all`acquisto: «Regione penalizzata»
8 giugno 2012 - Pa. Man.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — La vendita dell`inceneritore di Acerra (voluta dal Governo), che ha permesso a Impregilo di incassare 355 milioni, non piace a nessuno. Non va giù a Confindustria Campania; non va giù ai sindacati. Perché quella somma (presa di peso dal fas, ma questo è il minimo se vogliamo) ha di colpo "esaurito" la capacità di spesa della Regione.
«La decisione — afferma Confindustria — determina l`ennesima deviazione di fondi desanati al nostro territorio dagli obiettivi originariamente concordati tra il Governo e l`Amministrazione Regionale e tra questa e le parti sociali. Infatti, le risorse necessarie a tale operazione, pari a circa 355 milioni di euro, saranno prelevate dalla quota del Fondo di sviluppo e coesione di competenza della Regione e destinato ad obiettivi quali infrastnitture, edilizia universitaria, dissesto idrogeologico, bonifiche. Non condividiamo, pertanto, che ancora una volta sia il Governo nazionale a decidere la destinazione delle risorse finalizzate alla Campania, il che oltretutto vanifica anche il lavoro di concertazione svolto tra le parti sodali e il Governo locale nella definizione degli obiettivi sui quali indirizzare la spesa regionale». A parere di Confindustria «il provvedimento, inoltre, penalizzando ulteriormente la capacità di spesa della Regione Campania con una riduzione del tetto di cassa ai fini del patto di stabilità, arreca un ulteriore danno alle imprese creditrici della Pubblica amministrazione, che vedranno ridursi in maniera sempre maggiore le possibilità di soddisfare i propri crediti. Pertanto, Confindustria Campania e Unione Industriali Napoli si dichiarano disponibili a sostenere qualunque azione volta a contrastare l`attuazione di tale provvedimento, a cominciare dal sostegno all`emendamento presentato da un gruppo di parlamentari campani per cancellare la norma che autorizza la relativa procedura».
I sindacati campani di Cgil, Cisl, Uil e Ugl della Campania si dicono fermamente contrari «alla decisione del Governo di pagare l`acquisto dell`impianto con risorse Fas regionali e sono pronti a iniziative e azioni in tutte le sedi per difendere le ragioni del territorio e favorire un impiego congruo di quei fondi, a favore della ripresa dell`occupazione e dello sviluppo in Campania». I sindacati stanno lavorando unitariamente al fine di «individuare e mettere in atto tutte le azioni necessarie per evitare che vi sia un ennesimo scippo perpetrato ai danni della Campania e del Mezzogiorno».
In tema di grandi investimenti, il go vematore Stefano Caldero conferma che la «linea della Regione va nella direzione di un potenziamento immediato degli aeroporti di Napoli e Salerno, ma senza rinunciare al grande aeroporto internazionale di Grazzanise come delocalizzazione, in prospettiva, di Napoli».

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