Inchiesta sui rifiuti in Olanda Inceneritore, l`ira di Caldoro Rifiuti in Olanda, blitz e sequestri
NAPOLI. Procura e Corte dei Conti vogliono vederci chiaro sui viaggi dei rifiuti napoletani in Olanda. In questo senso si spiega l`acquisizione di atti effettuata dalle forze dell`ordine presso Regione, Provincia e Comune. Il tutto mentre il governatore Stefano Caldoro accusa il Governo dopo l`acquisizione del termovalorizzatore "imposta" alla Regione: «Hanno preso le nostre risorse del Fas e non le avremo per creare sviluppo e occupazione».
Già 37mila tonnellate di immondizia mandata via mare in Olanda. Davvero troppe in soli tré mesi di viaggi della speranza verso i termovalorizzatori di Rotterdam ed Amsterdam. Tant`è che a volerci vedere chiaro sono anche le autorità giudiziarie. Nelle settimane scorse, infatti, c`è stato un fitto movimento di forze dell`ordine - inviate da Procura e Corte dei Conti - presso i palazzi istituzionali che hanno stretto e che hanno sottinteso l`accordo per mandare la frazione secca tritovagliata presso gli impianti nel Nord dell`Europa. Blitz avvenuti negli uffici dell`assessorato regionale all`Ambiente, in quello comunale e nella sede della Sapna, la società provinciale per il ciclo di smaltimento. L`obiettivo degli investigatori, attraverso l`acquisizione ed il sequestro di atti pubblici, è di comprendere - secondo quanto trapela - se gli accordi con gli olandesi fossero realmente relativi ad una così vasta quantità e se i costi non vadano eccessivamente oltre rispetto a quanto invece si spenderebbe smaltendo i rifiuti direttamente in loco. Fattore importante da considerare, inoltre, è che i viaggi all`estero non si limitano soltanto ai Paesi Bassi, ma da qualche periodo i trasferimenti avvengono pure in direzione Svezia. Un accordo che porta quindi la quantità di spazzatura dirottata all`estero ben oltre le 40mila tonnellate soltanto considerando il dato fino a maggio 2012, a cui vanno poi aggiunti pure gli sversamenti effettuati fuori regione. Il vero e proprio boom di viaggi via nave è avvenuto particolarmente a partire da marzo, periodo in cui sono cominciati i primi problemi sul fronte della fruizione di discariche. Secondo i dati in possesso dell`assessorato regionale all`Ambiente, infatti, la nave fluviale Nordstern ha portato nei Paesi Bassi 16mila e 17mila tonnellate di rifiuti imballati rispettivamente a marzo ed aprile. Meno di duemila tonnellate, invece, durante i primi trasferimenti tra gennaio e febbraio. Ma c`è dell`altro e riguarda la tipologia di rifiuti inviato all`estero. Anche dopo i trasferimenti definiti di "prova", infatti, dal sindaco Luigi de Magistris e dal suo vice Tommaso Sodano, in Olanda sarebbe continuata a finire la frazione secca e non quella umida. Già dalle prime battute dell`operazione Nordstern, in tal senso, arrivarono polemiche feroci sia da parte dell`assessore regionale all`Ambiente, Giovanni Romano, che dal presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Il primo affermò che i viaggi di secco erano totalmente inutili siccome si può bruciare ad Acerra. Il numero uno di Palazzo Matteotti, al contrario, fu ancora più duro: «Se non manderemo l`umido fuori - disse dopo la partenza del primo carico per me i trasferimenti via mare possono anche finire qui». Fatto sta che ad oggi nulla è cambiato nell`ordine della tipologia di rifiuti inviato tra l`Olanda e la Svezia, anche se al momento ad intimorire di più è proprio il quantitativo finito fuori dall`Italia. Già oltre 40mila tonnellate fino a maggio, dunque in solo cinque mesi, contro il totale dei trasferimenti interregionali per il 2011 che si è fermato a trentamila tonnellate. Sul fronte Ue, interviene il ministro deU`Ambiente, Corrado Clini:
«L`Italia è ancora in una situazione problematica perché usa troppo le discariche e troppo poco il riciclaggio. L`Ue ce l`ha detto chiaramente osservando il nostro piano rifiuti».