Il governo della Salute

Registro Tumori, la legge va in Aula

Dopo un anno di stop via libera, in quinta Commissione Sanità, alla rete regionale e a un centro di coordinamento: la norma è unificata Obiettivo, realizzare una mappatura del territorio
5 giugno 2012 - Ettore Mautone
Fonte: Il Denaro

Registro tumori, la Regione accelera: via libera, in quinta Commissione Sanità, alla rete regionale al registro dei tumori in Campania, al registro territoriale e a un centro di coordinamento. Passi avanti dunque, dopo un anno di stop, ai progetti di legge oggi unificati in un unico testo, che mette in rete i registri territoriali a fini epidemiologici. Obiettivo: realizzare una mappatura del territorio rispetto ai dati di incidenza dei casi.
È testo va a regolamentare l`istituzione di una rete di registri provinciali ai quali andrebbe ad affiancarsi un registro regionale dei tumori infantili, II semaforo verde della Commissione giunge all`indomani della diffusione dei dati su uno studio condotto dalle due università campane e pubblicato da Bruna De Felice , Carmine Nappi e Maurizio Guida sulle donne residenti nel cosiddetto triangolo della morte (tra Acerra, Noia e Marigliano) che evidenzia una fragilità cromosomica e telomeri più corti, sintomo di invecchiamento precoce. Tutti dati da mettere in relazione con il degrado ambientale. Sono passati 8 anni, dal 2004, quando la guerra dei rifiuti sbarca su "Lancet" e definisce i paesi di Noia, Acerra e Marigliano il "triangolo della morte" facendo notare che in quel pezzo di Campania si muore di tumore ben più che nel resto d`Italia.
Se per il fegato il tasso record di 35.9 per gli uomini e il 20.5 per le donne (rispetto a una media nazionale di 14.0.) è riconducibile all`endemia di epatiti croniche il dato del cancro alla vescica, al sistema nervoso e alla prostata non sembra giustificato se non da una generale e progressiva compromissione delle matrici ambientali. Il reportage di Lancet filmato da un giovane ricercatore di Fisiologia clinica del Cnr, Alfredo Mazza, rimane per anni senza ulteriori riscontri proprio a causa della mancanza del registro.
LA RETE DI NAPOLI NORD
In Campania esiste solo un sistema statistico basato sui dati di tré Asl (ex Napoli 2, Napoli 3 e Napoli 4) considerate paradigamatiche rispetto alla registrazione dei casi. Altri tentativi in questi anni si contano anche a Caserta e Salemo come al Pascale. Ma il registro istituito per legge regionale è un`altra cosa. Pur mancando in Campania un registro tumori in grado di coprire e registrare i casi di cancro sull`intero territorio regionale esistono dati di riferimento statistici e studi epidemiologici certificati. L`ex direttore scientifico del Pascale Aldo Vecchione e gli oncologi Maurizio Monteua e Aima Crispo dell`Istituto Nazionale Tumori Pascale, così come anche Antonio Giordano direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia di Napoli hanno più volte messo il dito nella piaga documentando dati allarmanti riguardo l`andamento della mortalità per tumori nelle province di Napoli e Caserta.
IL COMUNE DI NAPOLI
In campo, intanto, c`è anche il Comune di Napoli: proprio ieri è stato presentato il progetto "Osservatorio oncologico al quale lavorerà un eruDDO di eiovani ricercatori napoletani.
L`istituzione dell`Osservatorio rientra nel piano più ampio di interventi relativi alla costituzione di un registro tumori della Città di Napoli che la Giunta ha recentemente approvato.
Il registro tumori è il grande assente sul fronte del contrasto alle malattie oncologiche in Campania. Esiste solo un sistema statistico basato sui dati di tré Asl (ex Napoli 2, Napoli 3 e Napoli 4) considerate paradigamatiche rispetto alla registrazione dei casi. Mentre la proposta di legge per la istituzione di elenchi ad hoc giace dall`aprile del 2011 in Consiglio regionale.

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