Via la colmata: sui finanziamenti spiragli dal ministero

In vista la nascita della super-Stii pronto il protocollo d`intesa con la Cassa depositi e prestiti
5 giugno 2012 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Comunque la si veda il futuro della città passa per Bagnoli, anzi per la Bagnolifutura sempre più una super società di trasformazione urbana con nel suo portafoglio tutta Napoli e non solo l`area occidentale. Il patrimonio mobiliare del Comune e la sua gestione passerà con ogni probabilità per gli uffici di via Cocchia. Un pezzo alla volta prende sempre più forma il progetto di Palazzo San Giacomo. Rendere sempre più forte la stu in modo da utilizzarla come strumento per la valorizzazione, gestione e vendita del patrimonio e per la manutenzione urbana. In funzione della scadenza del contratto - il 16 dicembre - con la Romeo attuale gestore del patrimonio. Procediamo con ordine. Un tassello determinante per allargare gli orizzonti della Stu potrebbe arrivare dal ministero dell`Ambiente retto da Corrado Clini. Un piano ambizioso per portare a giorni una novità attesa da tré lustri a Napoli: un pacchetto di fon di per cominciare seriamente a mettere mano alla rimozione della colmata a mare. Strettissimo il riserbo sulla questione, nulla è sicuro, e di questi tempi meglio essere prudenti. Certo in una settimana è il terzo faccia a faccia, quello di ieri, del vicesindaco Tommaso Sodano con gli uomini del ministro. Il tavolo per Bagnoli voluto dal Comune e da Sodano in particolare nella sostanza lavora. Se la prospettiva di rimuovere la colmata dovesse diventare davvero concreta allora il disegno urbanistico per l`area occidentale acquisirebbe ben altro spessore. E gli investitori potrebbero davvero cominciare a comprare i suoli. Quello che è certo è che Palazzo San Giacomo scommettono sulla supersocietà e sulla partnership con la Cassa depositi e Prestiti. Non un progetto campato in aria, anzi, la Cassa già con altri enti locali in altre regioni del Paese sta funzionando da vero e proprio advisor per la valorizzazione e dismissione del patrimonio. Sul sito dell`istitutobancario è disponibile addirittura un protocollo dal titolo emblematico: «Valorizzazione immobili Dubbiici» che ben söieea cosa mette in campo la Cassa. Il punto di parteza è un gruppo di lavoro composto da tutti «i soggetti copinvolti nella valorizzazione del patrimonio». Nella sostanza è uno studio di fattibilità col bollino blu. Il protocollo si compone di 8 articoli. La fase 1 prevede «la definizione degli obiettivi, censimento degli immobili e verifica documentale, verifica delle esigenze dell`ente; definizione degli obiettivi abreve, medio e lungo termine che l'ente si propone di ottenere dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare; analisi dell`entità e della natura del portafoglio immobiliare, con particolare riguardo alla porzione disponibile atta alla valorizzazione; individuazione dello stato di fatto e di diritto dei singoli immobili attraverso l`acquisizione di tutti i dati e documenti necessari per la creazione del fascicolo fabbricato; analisi della situazione finanziaria dell`ente». La fase 2 «la razionalizzazione degli spazi e gestione degli immobili». Quindi la Cassa fornisce assistenza «nella definizione delle strategie di valorizzazione e nell`individuazione del migliore utilizzo finale del bene, ovvero esame di eventuali studi di pre-fattibilità effettuati da soggetti specializzati, analisi della domanda ed offerta presenti nella zona di riferimento, supporto in eventuali procedure competitive di rette a selezionare soggetti privatiinteressatì a formulare proposte di valorizzazione». Il patrimonio mobiliare del Comune al momento è stimato in quasi due miliardi di euro.

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