Tempi stretti, alto rischio per la multa comunitaria
NAPOLI - La risposta deve essere credibile, convincente. L`Europa non ha chiesto la luna alla Campania, soltanto di fornire certezze sui tempi di applicazione del piano per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e sulla realizzazione degli impianti necessari a tenerlo in piedi. Da quasi un anno Comune, Regione e Provincia lavorano insieme per scongiurare un rischio pesantissimo. L`Europa, infatti, è pronta ad infliggere all`Italia una maximulta da circa 500mila euro al giorno. Il peso della sanzione, però, ricadrà interamente sulle spalle, o meglio, sulle casse del l`amministrazione regionale, con conseguente taglio netto ai finanziamenti agli enti più piccoli. Con inevitabile effetto sui servizi e sulle tasse dei cittadini. Un `domino` pericolosissimo che le istituzioni campane stanno provando a scongiurare. La Commissione Europea per l`Ambiente valuterà il caso Campania il prossimo 15 giugno. Manca poco, pochissimo. La `polvere` della localizzazione del termovalorizzatore era stata posta `sotto il tappeto` da un pò di settimane. L`intenzione manifestata da A2a, però, di ritirarsi definitivamente dalla gara d`appalto (facendola di fatto andare nuovamente deserta) ha reso il problema di stringente, scottante, attualità. Senza le idee e tempi chiari sulla questione degli impianti la multa potrebbe divenire inevitabile. Il Comune ha posto il veto sin dal primo giorno della nuova consiliatura sulla localizzazione a Napoli est (zona su cui si sta progettando un impianto di compostaggio) e De Magistris aveva espresso la sua posizione in merito già in campagna elettorale. Dodici mesi non sono bastati a trovare la quadra. L`Europa non è più disposta ad aspettare.