Rifiuti in Toscana: dagli Stir 18 mila tonnellate
I conferimenti, sotto il controllo deITArpac, fino al 31 dicembre 2012
Il governatore atteso in audizione a Roma, nella commissione d`inchiesta
Via libera di Palazzo Santa Lucia al trasferimento fuori regione da qui al prossimo 31 dicembre, di 18 mila tonnellate di rifiuti tritovagliati provenienti dagli Stir. Rifiuti che saranno conferiti in impianti di trattamento e utilizzo in regione Toscana. Le attività di controllo dei rifiuti in partenza saranno espletate dall`Agenzia regionale per l`ambiente. Intanto la Commissione parlamentare d`inchiesta sul ciclo dei rifiuti convocherà, nel corso della prossima settimana, un fitto calendario di audizioni in relazione alla grave situazione di crisi delle regioni Lazio e Campania. A Roma è chiamato il presidente della Regione Stefano Caldoro che dovrà dettagliatamente informare il governo su cosa intende fare per risolvere la crisi rifiuti e il dramma delle ecoballe. Obiettivo scongiurare il pericolo di dover pagare la maxi multa da 516 mila euro al giorno a partire dai pri mi di luglio annunciata dalla Commissione europea.
IL PIANO CAMPANO
II piano rifiuti 2012-16 predisposto dalla Regione prevede, intanto, che il milione e 285 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti nel 2012 sia così distribuito: 600 mila tonnellate destinate al termovalorizzatore di Acerra, 40 mila nella discarica di Terzigno, 200 mila nella discarica di San Tammaro, 50 mila nella discarica di Savignano, 425 mila fuori regione e 110 mila all`estero. Nel biennio 2013-14 secondo questo piano, avrebbe dovuto riaprire Chiaiano e anche Sant`Arcangelo Trimonte per ricevere 50 tonnellate l`una di frazione umida stabilizzata.
STOP A CHIAIANO
In realtà almeno su Chiaiano è giunto lo stop della Procura e dunque bisogna trovare altre collocazioni. Di quel quantitativo 18 mila vanno dunque in Toscana. Dovrebbe aprire poi il sito da 20 mila tonnellate di Paenzano ed essere aperte discariche per 150 mila tonnellate tra Napoli e Salemo. D piano non dice dove. Ma questi siti fantasma dovrebbero garantire la diminuzione dei conferimenti oltre confine. Nel 2015 dovrebbe infine chiudere San Tammaro e i conferimenti fuori regione dovrebbero cessare. Nel 2016 dovrebbero (il condizionale è d`obbligo) essere pronti il termovalorizzatore di Napoli est e Salemo e il gassificatore di Caserta che dichiarare finita l`emergenza. Ma c`è un piccolo particolare: per i primi due le gare d`appalto sono in corso, ma se per Napoli non c`è accordo tra Comune e Regione per per Salemo, oltre ai contrasti tra Comune e Provincia, ci sono ritardi nell`avvio dell`opera a causa di una lacunosa certificazione antimafia della ditta appaltatrice.