Taglio sui rifiuti , solo 500 tonnellate al giorno
«Passiamo a 500 tonnellate al giorno “salernitane” a Serre ma non so quanto durerà»: Dario Barbirotti è sconsolato. Il suo grido d’allarme per la situazione provinciale ha ottenuto un minimo risultato, quello di un maggiore conferimento ma senza programmazione sicura. «Chiediamo - dice il presidente del Corisa2 - che almeno il 50% della spazzatura prodotta nel salernitano sia destinata alla nostra discarica». Intanto sono approvati a Roma gli incentivi per il termovalorizzatore di Salerno. Un evento salutato da Vincenzo De Luca che chiude lo spazio ad altre discussioni con le popolazioni locali: «Inutile perdere tempo, la legge stabilisce come rispettare la salute dei cittadini e noi rispetteremo i parametri». La crisi è ancora alle porte. Bloccato il Cdr, piena Sardone, ricolmo il sito di trasferenza di Ostaglio a Salerno con 1600 tonnellate. Seimila tonnellate già raccolte e ferme, una settimana di rifiuti da smaltire con la spazzatura che in molti Comuni resta in strada. Intanto a Macchia Soprana arrivano i rifiuti del resto della Campania. Lunedì su 2500 tonnellate di rifiuti stoccate, solo 200 erano provinciali. Praticamente nulla. «Da domani - annuncia Barbirotti - si passa a 500 tonnellate, ma chiediamo di smaltire almeno il 50% della produzione di Salerno e provincia a Serre. Noi abbiamo dato solidarietà verso gli altri territori regionali, ora dobbiamo cominciare pure a ricevere. Nella conferenza di servizio del 4 giugno era stato chiesto di venire incontro alle esigenze dell'intera regione in vista dell'imminente riapertura di altre discariche. Il Consorzio, nei limiti del possibile, è venuto incontro a tale richiesta ma non si può bloccare lo smaltimento dei rifiuti salernitani». Punto dolente è anche il Cdr di Battipaglia che non ha garantito la lavorazione di neanche la metà dei rifiuti provinciali e per di più il sito per lo stoccaggio delle balle da rifiuti nell'area del Cdr ha ospitato prevalentemente le balle prodotte da altri Cdr. Sul fronte dei termovalorizzatori arrivano gli incentivi del Parlamento: in commissione Ambiente alla Camera è passato un emendamento del Pd che autorizza i contributi anche per i termovalorizzatori di Napoli, Salerno e Santa Maria La Fossa. De Luca annuncia per la prossima settimana la lettera di invito ai tre raggruppamenti di imprese selezionati per l’impianto di Salerno chiudendo la porta ad ulteriori discussioni. «Inutile perdere tempo - dice il sindaco - Gli abitanti delle zone in prossimità del termovalorizzatore non insorgono, nelle assemblee viene gente da altri Comuni. Basta con i dibattiti inutili. Umberto Veronesi, una autorità in materia di salute dei cittadini, ha detto chiaramente che non c’è nessuna relazione tra salute e termovalorizzatori. Ripeto che nell’impianto metterò il mio ufficio e quello dei tecnici che lo hanno progettato. Ma basta: la salute è tutelata da leggi europee e italiane, basta rispettare i valori indicati. Il controllo sarà pubblico, 24 ore su 24». Per settembre, intanto, dovrebbe partirà l’appalto per costruire una bretella di collegamento tra l’autostrada e il termovalorizzatore senza passare per i centri abitati «ma - conclude il sindaco - sarà riqualificata tutta la viabilità della zona orientale di Salerno, di Pontecagnano, San Cipriano e Capriglia». ha collaborato Oreste Mottola