Due terzi dei rifiuti sversati nei siti
Un volume di rifiuti prodotto ogni anno dai romani che tocca 1,8 milioni di tonnellate. E che per il 62% finisce in discarica senza alcun tipo trattamento. Solo una minima parte (40omila tonnellate all`anno) che entra nel ciclo della raccolta differenziata e poco meno (300mila tonnellate) che finisce negli impianti Tmb (trattamento meccanico biologico). Bastano queste cifre per capire che Roma il rischio di diventare come Napoli è concreto.
La mole di spazzatura proveniente dalla capitale finora è stata riversata nella discarica di Malagrotta, la più grande d`Europa con un`estensione di circa 170 ettari, io km a Ovest di Roma. Gestita da più di trent`anni dalla Colari dell`avvocato Manlio Cerroni, è ormai quasi satura tanto che il termine per la sua chiusura viene proprogato da anni. L`ultima scadenza è stata fissata al 30 giugno, ma la prorga fino alla fine del 2012 è inevitabile. Non solo. Su Malagrotta pende una procedura di infrazione aperta dall`Unione europea che ha ritenuto non adeguata la modalità con cui i rifiuti vengono trattati prima di essere stoccati. A Roma esistono attualmente quattro impianti di Tmb due gestiti dal Colari e due dell`Ama (l`azienda del Comune che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani) che possono processare al massimo çò³³à tonnellate al giorno. Una quantità insufficiente per le 5mila tonnellate al giorno di rifiuti che arrivano dalla capitale. La situazione potrebbe migliorare se entrassero a regime le due linee di gassificazione programmate a Malagrotta e le altre due previste ad Albano con una potenza ciascuna di i82mila tonnellate all`anno. Impianti che dovrebbero essere pronti entro il 2013.
E non va meglio se si considera che la raccolta differenziata continua ad arrancare. Nonostante il bilancio 2010 dell`Ama abbia registrato un incremento del 9.2% rispetto all`anno precedente la quota di rifiuti differenziati si assesta sul 22%. Quota assolutamente insufficiente e una delle leve su cui il ministro dell`Ambiente Clini vuole agire subito. Come indicato nel suo Piano per Roma, messo a punto qualche settimana fa. «L`obiettivo prioritario - ha detto Clini - è promuovere il recupero della materia attraverso la raccolta differenziata e il trattamento». Obiettivo è sviluppare un sistema di raccolta differenziata che raggiunga il valore del 35% entro il 2012, del 50% entro il 2013 e del 65% entro il 2014.
I tempi sono strettissimi. Per questo, per evitare il collasso, dovràessererapidissimala decisione per individuare il nuovo sito provvisorio per traghettare Roma nel giro di due o tré anni alla discarica definitiva alternativa a Malagrotta. Scartata Corcolle re stano sul tavolo altri sei siti: tra questii più adatti sarebbero Pian dell`Olmo (Riano), Monti dell`Ortaccio (sempre di Cerroni) e Pizzo del Prete. Ai quali si aggiunge Monte Carnevale, indicato come idoneo dal ministro Clini, ma sui cui pende un parere negativo del ministero della Difesa, cui il sito appartiene.