Scarichi abusivi, la Procura apre l’inchiesta

Dopo le segnalazioni partono i controlli coordinati dalla magistratura. Verifiche tra Pontecagnano e Vietri
12 giugno 2008 - Antonella Barone
Fonte: Il Mattino

Sono stati avviati capillari controlli sulle possibili fonti di inquinamento del mare lungo il litorale salernitano. La Procura della Repubblica non ha perso tempo, appena avvistate nei giorni scorsi macchie sospette, concentrate in prevalenza nel tratto tra Pontecagnano e Vietri, e naturalmente nello specchio di mare cittadino, ha disposto verifiche mirate a scoprire se vi siano scarichi abusivi e soprattutto da dove provengano. Il sostituto procuratore Angelo Frattini ha già delegato agli uomini della polizia Provinciale, diretti dal comandante Roberto Casini, una serie di controlli, attualmente in corso, alle foci dei fiumi Irno, Picentino e Tusciano. Contemporaneamente si sta effettuando un monitoraggio costante di possibili sversamenti illeciti in mare di scarichi nella zona industriale di Salerno. Nel mirino sono finite non solo le varie aziende della zona, per i reflui dei cicli di lavorazione, ma anche le ditte incaricate della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti liquidi. I controlli mirano a scoprire se vengono effettuati sversamenti illegali in mare di reflui senza il necessario preventivo trattamento di depurazione. Intanto sono stati richiesti ai tecnici dell'Arpac diversi campionamenti per stabilire il tasso di inquinamento marino in varie parti del litorale, oltre che in fiumi e corsi d'acqua. Verifiche incrociate sia da terra che da mare, la Procura ha delegato gli uomini della Capitaneria di Porto, diretti dal comandante Vincenzo De Luca a effettuare con le motovedette un costante monitoraggio delle acque. Parallelamente alla Polizia Municipale, diretta dal capitano Eduardo Bruscaglin, è stato affidato il compito di verificare lo stato di realizzazione dei lavori di sistemazione degli argini del fiume Fuorni, per evitare che la mancata tenuta degli stessi possa contribuire a far aumentare l'inquinamento. Su altro fronte in ambito provinciale si sta indagando sugli allevamenti zootecnici e sul sistema illecito di smaltimento delle deiezioni degli animali nei canali, che confluiscono nei fiumi e poi in mare. Già dopo le prime verifiche sono state firmate dal magistrato Frattini oltre venti informazioni di garanzia a carico dei titolari delle aziende zootecniche che violano le norme ambientali, contenute nel Testo Unico in materia. A pochi giorni dalla conclusione dell'inchiesta con sei indagati, che due anni fa ha portato al sequestro del depuratore di Salerno, la Procura della Repubblica non ha abbassato la guardia sull'inquinamento del mare. Sono ancora in corso i lavori di adeguamento dell'impianto di depurazione per consentire un effettivo e adeguato ciclo di trattamento dei scarichi fognari e industriali, che prima non veniva eseguito. Intanto si stanno completando anche le opere e le condutture per far confluire le acque del fiume Bonea nel depuratore ed evitare quindi che continui a inquinare il tratto di mare di fronte a Vietri. La Procura, in un'ottica non solo repressiva, ma anche di prevenzione, ha attivato un sistema di verifiche ad ampio raggio. È stato disposto un controllo del mare anche dall'alto, come è già avvenuto negli anni scorsi, ma questa volta con l'utilizzo di un aereo di ultima generazione, un ATR 42 MB a raggi infrarossi, in grado di analizzare le macchie inquinanti, attraverso un sistema radar e lo studio della differente temperatura. Sarà così possibile una analisi immediata dei diversi scarichi illeciti, individuandone contemporaneamente anche le fonti. Pronta anche una convenzione tra il Settore Ambiente della Provincia e alcune ditte che dovranno fornire «spazzamare», da utilizzare in tempi brevi e che siano in grado di ripulire la superfice del mare dai rifiuti solidi.

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