Chiaiano trema, torna l`allarme rifiuti

Secondo alcuni testimoni i camion avrebbero portato nella discarica argilla, tendoni e strumenti per impermeabilizzare. Obiettivo: arrivare fino alla conclusione dei siti previsti dal Piano regionale e provinciale
23 maggio 2012 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Adesso non tutti gli abitanti di Chiaiano sono certi che la discarica non riaprirà mai più. Qualcuno, infatti, comincia ad avere qualche sospetto in merito che all`interno del sito possa essere realizzata una nuova piazzola per abbancare rifiuti utile almeno fino a quando non verranno realizzati i nuovi invasi previsti dal piano regionale e dal commissario all`Impiantistica, Annunziato Vardè. E ad avere sospetti in merito al rinvio della chiusura definitiva del sito nel Parco della Colline sono proprio alcuni residenti. Durante la notte, nel corso della settimana scorsa, infatti, diverse persone hanno avvistato alcuni mezzi pesanti che entravano all`interno della discarica dove ormai non si sversa da alcuni mesi. E secondo chi ha effettuato gli avvistamenti, a cui si sono poi succeduti dei veri e propri appostamenti, nello sversatoio - e per giunta di notte - non sarebbe stato portato del materiale utile a chiudere l`invaso. Si parla infatti di argilla, tendoni e strumenti utili all`impermeabilizzazione. Quanto occorre, insomma, per allestire una nuova piazzola in cui conferire immondizia precedentemente trattata all`interno degli Stir del territorio provinciale. Insomma, un incubo che per la gente di Chiaiano, Marano e Mugnao (località prossime al Parco delle Colline e che per anni hanno lottato contro la discarica) potrebbe non essere ancora terminato. Pareva del tutto concluso, infatti, il ricorso a Chiaiano che nei fatti potrebbe ancora accogliere immondizia in un`area che è tuttavia sotto sequestro per indagini che riguardano l`eventuale infiltrazione camorristica nella fase di realizzazione. I cittadini del posto ed il presidio permanente della rotonda di Titanic, sotto questo aspetto, avevano addirittura preso parte alla Conferenza dei Servizi in cui si era parlato delle tecniche da adottare per la chiusura definitiva e la copertura di cava Cinque Cercóle ormai carica di spazzatura. Invece, le ultime notizie che circolano dai sempre informati residente del quartiere, fanno nuovamente intravedere orizzonti nefasti per il territorio. D`altronde che Napoli e provincia siano in questo momento a corto di impianti dove sversare i rifiuti è un fatto noto. Dopo la chiusura di Chiaiano, infatti, nei giorni scorsi c`è stata anche quella di cava Sari a Terzigno, dove tuttavia pure in questo caso si parla di ampliamento. Frattanto, però, le uniche soluzioni sono quelle di scaricare l`immondizia all`interno degli ex Cdr e gli ormai noti viaggi di immondizia all`estero. Elementi che da soli non possono essere sufficienti, e quindi via con le riaperture dei vecchi invasi. Si inizierà da Paenzano 2 a Tufino in cui c`è spazio dopo aver prelevato il biogas. Un`altra temporanea riapertura, insomma, potrebbe toccare proprio al`ex poligono.

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