Astir, protesta sotto casa di Caldoro

I lavoratori volevano appendere uno striscione. Tensione con la polizia
22 maggio 2012 - Alessio Gemma
Fonte: Repubblica Napoli

«QUATTRO mesi senza stipendio. Dov`è la giunta Caldoro?». Il mare è grigio, lo striscione arancio. Vogliono appenderlo alle 9 del mattino sulla ringhiera di via Manzoni affacciata sul golfo. Ma gli agenti li respingono. Protesta a domicilio di 50 dipendenti dell`Astir, società partecipata della Regione, sotto la casa di Stefano Caldoro, «Sono meravigliato — dice — i problemi li stiamo risolvendo.Ilconfrontodemocratico non è mai mancato ed è sempre aperto. Lo testimoniano gli incontri avuti e quelli già in programma per l`inizio della settimana al fine di garantire, nel settore dell`ambiente, una attività fondamentale per l`ente e la difesa dei livelli occupazionali. Questa è la strada e scorciatoie o formediprevaricazionefuoridal corretto confronto democratico non potranno cambiare i dati di fatto». Nessun contatto con i manifestanti, tutti appartenenti a sigle sindacali autonome, rimasti a due isolati dalla residenza del presidente, sorvegliati da una cinquantina di agenti. Ma c`è preoccupazione per questa protesta inusuale, non sotto una sede istituzionale, ma sotto una residenza privata. «Atto di intimidazione e solidarietà a Caldoro», è il coro unanime che va dal commissario regionale Pdl, Nitto Palma, al presidente del consiglio regionale Romano, dall`Udc al sindaco de Magistris.
La vertenza è sul tavolo dell`attualecommissarioliquidatore dell`Astir, Franco Malvano. Si fa il conto dei debiti: 20 milioni con Inps e Inaii per mancaticontributi versati ai 467 dipendenti, 15 milioni con i fornitori e 30 con la Regione. La società nata per la bonifica dei siti inquinati non avendo autorizzazioni e licenze per gestire servizi ambientali si rivolgeva ai privati: il 70 per cento dei lavori finiva in sub appalto. Voragini nei conti, con un buco da70 milioni. Attività " anomale" e non certificate, svolte anche da aziende riconducibili ai clan della camorra, secondo inchieste della magistratura. E paradosso: lavoratoriall`interno pagati in ritardo. «Purtroppo — spiega il presidente Caldoro —la società non certifica tutti i lavori nei tempi dovuti. È stata adottata negli anni una politica assistenziale con troppo personale rispetto alle attività svolte. Il commissario Malvano sta accelerando le procedure per pagare gli stipendi. Solo noi in Italia avevamo 3 società che si occupano di ambiente, le abbiamo accorpate e tral`altro noncisono esuberi di personale». ÈdunquenataCampania Ambiente, formata da Astir, che è in liquidazione, e Arðàñ Multiservizi, di proprietà di Arpac Campania. Due imperativi: meno "progetti spot" fatti con fondi europei e nuovi servizi come lo smaltimento dei rifiuti nei porti e i controlli delle caldaie. A regime l`azienda andrà nel 2013, con mille lavoratori in organico, e l`ipotesi di un periodo di cig. «Futuro ancora vacuo per Campania Ambiente», dice la Cgil. E due settimane fa in commissione attività produttive spunta il consulente dal 2004 della "disastrata" Astir: Salvatore Varriale, già deputato, oggi tra le file del Pdl e appena nominato da Caldoro tra i 5 superdirigenti della Regione, alle risorse strategiche.

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