Napoli est, la Regione blinda il termovalorizzatore
NAPOLI - Il Comune ha deciso e ci ha messo la faccia per quanto riguarda la getione di Bagnoli e la localizzazione dei tre impianti di digestione anaerobica ai poli opposti della città. Nell`area occidentale, a Napoli est e Pianura sorgeranno tre strutture di smaltimento della spazzatura che viene raccolta in maniera differenziata. Sul secondo dei tre siti, però, resta alta l`attenzione di Palazzo Santa Lucia. "L`impianto individuato dal Municipio - spiega l`assessore regionale all`Ambiente, Giovanni Romano - si può fare solo se non ricade sul terreno di proprietà della Regione sul quale è stato localízalo nel 2008 un termovalorizzatore. Su quello ci siamo limitati a recepire le indicazioni di chi ci ha preceduto alla guida di Comune e Regione e c`è una gara d`appalto in corso. Su quegli otto ettari di terreno non c`è alcun tipo di possibilità diversa dal termovalorizzatore. L`impianto anaerobico, se non è localizzato lì, va più che bene ". La Regione monitora a distanza il progetto comunale, senza essere interpellata dal Municipio, forte di un piano di gestione del ciclo dei rifiuti da far rispettare e dell`attenzione istituzionale da tenere visto che sulla Campania incombe ancora una maxi sanzione che, se sarà disposta dall`Unione Europea, sarà pagata molto probabilmente dai cittadini delle province di Napoli, Caserta, Avellino, Benevento e Salemo. "Il Municipio non ci ha informati del progetto di tre digestori. E` importante che li realizzi per soddisfare il fabbisogno di smaltimento della spazzatura che abbiamo già indicato - spiega l`assessore Romano - Il Comune ha l`obbligo di confrontarsi con la Provincia su queste decisioni. Da parte nostra è ben accetto che gli impianti vengano messi in piedi e se ci chiederanno aiuto in qualsiasi modo non ci sottrarremo alla responsabilità". Nessuna comunicazione ufficiale da parte del Comune all`ente regionale, ma un placet sulla decisione di mettere in piedi delle strutture di `digestione` dei rifiuti è ben vista da Palazzo Santa Lucia. Molta attennone viene richiesta, però, su Bagnoli, nodo sul quale anche parte della maggioranza di Lugi De Magistris sta facendo registrare qualche `mal di pancia`. "Bagnoli è un sito di interesse nazionale sottoposto ad un programma di bonifica molto impegnativo e molto complesso - ha aggiunto l`assessore Romano - Se nell`ambito delle attività di bonifica e riqualifìcaztone ambientale di Bagnoli ci può essere spazio per un impianto del genere dovrà essere accertato da una valutazione di impatto ambientale, che vede impegnato soprattutto il Ministero dell`Ambiente. Quando il Comune approverà atti definitivi sarà necessario effettuare tutte le verifiche del caso - prosegue -perché Bagnoli è un sito in cui ¡a complessità della compromissione ambientale molto alta". Il rischio della sanzione Ue è ancora presente anche se la Regione Campania è ottimista sulla risposta, che sarà presentata a giugno, che è in fase di elaborazione.
"Su Chiaiano abbiamo preso atto della necessità di non aprire più la discarica e siamo costantemente soggetti al subentrare di fatti e problematiche nuove - conclude Romano - ma siamo ottimisti e sicuro che la nostra risposta sarà riconosciuta come molto positiva anche da Bruxelles". Le istituzioni si stringono la mano, ma il nodo Napoli est è ben lontano dall`essere sciolto. Sulla questione rifiuti ieri è intervenuto anche il governatore Stefano Caldoro, che ha ribadito che "La multa non è alia Campania, è all`Italia. Dobbiamo evitare che arrivi e stiamo lavorando per questo". "Ho sollecitato e continuo a farlo le Amministrazioni locali coinvolte per le aree di bacino - ha affermato Devono essere protagoniste nelle decisioni perché compete a loro, noi non dobbiamo sostituirci". E nel caso in cui "abbiamo preoccupazioni anche legittime legate a qualche tipo di impianto ", l`atteggiamento che devono avere, secondo Caldoro, "non è dire di no e basta, ma darci delle alternative da mettere subito in campo ". Sull`impianto di smaltimento per le ecoballe, Caldoro ha ricordato che il compito della Regione era la nomina di un commissario, "cosa che abbiamo fatto". "Per la realizzazione - ha sottolineato - servono tempi lunghi perché occorre indire una gara, poi aggiudicarla". Una procedura non semplice, ha precisato Caldoro: "Abbiamo visto le difficoltà per l`impianto di Napoli Est, per il quale la gara è andata deserta e adesso l`unica azienda rimasta in campo non ha prodotto ancora l`offerta economica ". Si tratta, però, ha spiegato, "di incertezze legate al mercato e non alle responsabilità amministrative ".