Caldoro: multa Ue per l'Italia al lavoro per evitare la stangata

«La multa non è alla Campania, è all`Italia. Dobbiamo evitare che arrivi e stiamo lavorando per questo». Lo ha detto il presidente della Regione Stefano Caldoro, in merito alla eventualità che all`Italia venga comminata dall`Europa la multa per la questione rifiuti. «Il sistema è fragile; basta, per esempio, un impianto che viene chiuso o bloccato per ragioni tecniche, di carattere ambientale o sequestri - ha affermato e si va incontro a difficoltà. Ogni volta che capita occorre intervenire per risolvere il problema». La situazione «è complicata» ed è comune a molte Regioni come «per esempio il Lazio o la Calabria».
«Dobbiamo lavorare con forza - ha sottolineato Caldoro - Abbiamo un impegno con l`Europa, un cronoprogramma e va rispettato. La questione essenziale è garantire questo impegno che abbiamo preso. Ho sollecitato e continuo a farlo le Amministrazioni locali coinvolte per le aree di bacino - ha ribadito - Devono essere protagoniste nelle decisioni perché compete aloro, noi non dobbiamo sostituirci». E nel caso in cui «abbiamo preoccupazioni anche legittime legate a qualche tipo di impianto», l`atteggiamento che devono avere, secondo Caldoro, «non è dire di no e basta, ma darci delle alternative da mettere subito in campo. Da parte delle amministrazioni - ha aggiunto - non possiamo accettare che si eluda il problema». In ogni caso, «funziona: il dialogo c`è con i Comuni e le Province». Sull`impianto di smaltimento per le ecoballe, Caldoro ha ricordato che il compito della Regione era la nomina di un commissario, «cosa che abbiamo fatto». «Per la realizzazione - ha sottolineato - servono tempi lunghi perché occorre indire una gara, poi aggiudicarla». Una procedura non semplice, ha precisato Caldoro: «Abbiamo visto le difficoltà per l`impianto di Napoli Est, per il quale la gara è andata deserta e adesso l`unica azienda rimasta in campo non ha prodotto ancora l`offerta economica» . Si tratta, però, ha spie gato, «di incertezze legate al mercato e non alle responsabilità amministrative».